“E’ inconcepibile che dopo quasi cinque giorni ancora non c’è proclamazione sindaco”

Amalia Bruni e Antonio Viscomi dal Pd sollecitano il Ministero dell'Interno

«Mi accingo a depositare un’interpellanza affinché il ministro dell’Interno risolva al più presto la questione delle elezioni comunali a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, sciogliendo il dubbio creatosi in merito alla necessità o meno del ballottaggio a seguito della reiterazione del voto in quattro sezioni disposta dal Consiglio di Stato». Così, in una nota, il deputato del Pd Antonio Viscomi.

«Certo è – aggiunge Viscomi – che i cittadini di Lamezia non possono pagare anche il costo di incertezze procedurali dopo aver subito quello, ancora più oneroso, dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose», che però è avvenuto nel 2019, mentre in questo caso la sospensione del civico consesso è legata alla ripetizione del voto in 4 sezioni con alle urne recatisi in poco più di 1000.

«Intervenga al più presto la ministra Lamorgese con indirizzi precisi su questa importantissima e delicata fase della vita democratica di Lamezia», conclude il capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro alla Camera.

«E’ inconcepibile che dopo quasi 5 giorni ancora non c’è la proclamazione di sindaco e consiglieri comunali. Intervenga il Ministro dell’Interno» fa eco Amalia Bruni, ex candidato a governatore del Centrosinistra prossima ad entrare in Consiglio Regionale.

«Pur votando in appena quattro sezioni cittadine, quindi parliamo di poche centinaia di schede complessivamente, siamo ancora a attendere il verdetto finale», sostiene la dottoressa, anche se le schede in realtà sono dieci volte quelle indicate, ed in Tribunale si verificano i verbali e non le schede.

«Lamezia è una città in crisi profonda e ha bisogna di essere amministrata, non ci posiamo permettere di cincischiare su cavilli burocratici e interpretativi che lasciano la città in balia di se stessa», incalza la Bruni, «chiediamo al Ministero dell’Interno di intervenire il più rapidamente possibile per risolvere questa intollerabile situazione di stallo legale-burocratico e dare un’amministrazione funzionante alla città, perché a pagare non devono essere sempre i cittadini».

Fermo restando che, a ieri, un primo problema erano i verbali delle 74 sezioni del 2019 non consegnati dal Comune in Tribunale.