“Coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali per la salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori di Sacal e Sacal GH”

Giuseppe Larizza, Segretario Generale Fit Cisl, chiede l'intervento di Occhiuto

Più informazioni su

«Bisogna acquisire la piena consapevolezza che i tre aeroporti Calabresi sono strategici per un futuro economico ed occupazionale della Calabria. E’ necessario tenere in considerazioni i diversi territori con le loro specifiche peculiarità da valorizzare e in base alle diverse esigenze investire sufficienti risorse economiche pubbliche per voli e tariffe» dichiara Giuseppe Larizza, Segretario Generale Fit Cisl, «la possibilità di collegare adeguatamente la Calabria al resto del paese e dell’Europa consentirà di avviare processi di valorizzazione delle nostre potenzialità ad oggi inespresse per tradurle in sviluppo ed occupazione per i tanti giovani che oggi sono costretti ad emigrare».

Il segretario della Fit Cisl non vuole entrare nel merito dell’acceso dibattito sulla Sacal Spa in merito alle varie ipotesi che riguardano un eventuale commissariamento, il ritiro della concessione da parte di Enac, una nuova società, ma confida «nella sensibilità e responsabilità nel presidente Occhiuto», a cui chiede «il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali per la salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori di Sacal spa e Sacal GH spa che ad oggi contano al loro attivo circa 300 lavoratori, oltre a tanti precari che attendono da tempo la stabilizzazione, che potrà avvenire solo con l’aumento delle attività».

«Abbiamo esperienze negative da raccontare, che vogliamo riuscire a scongiurare. Ci riferiamo al prezzo pagato dai lavoratori a seguito del fallimento delle Società di gestione degli aeroporti di Crotone e di Reggio Calabria, dove agli annunci a più voci di “garanzia occupazionale”, non c’è stato seguito per vincoli normativi e procedurali» ricorda Larizza, «pertanto la FIT CISL Calabria, auspica che qualsiasi percorso, avvenga con un competente approfondimento legale e procedurale, per non fare pagare ai lavoratori ancora una volta il prezzo degli errori istituzionali del passato».

Più informazioni su