Distacco percepito tra giunta e maggioranza, scelte comunicate all’ultimo e pessimismo su nuovi interventi

Una sorta di analisi di metà mandato lametino da parte del Movimento Lamezia Bene Comune nella sala delle commissioni consiliari in via Perugini

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Una sorta di analisi di metà mandato lametino da parte del Movimento Lamezia Bene Comune nella sala delle commissioni consiliari in via Perugini, tra analisi politica e quella amministrativa-gestionale che doveva riguardare sia positività che negatività ma che ha diverse lacune ed atti amministrativi non citati.

Il consigliere comunale Rosario Piccioni dopo il ricordo di Pasquale Porchia, scomparso oggi, e della guerra in Ucraina, spiega come motivazione dell’incontro «l’assenza di confronto politico che si sta vivendo a Lamezia Terme» precisando che «non si tratta di un attacco aprioristico all’amministrazione comunale, anzi devo sottolineare come all’interno delle commissioni consiliari e tra consiglieri c’è un lavoro compatto per cercare di trovare le soluzioni migliori per i cittadini. C’è un distacco percepito invece tra giunta e maggioranza, con scelte che spesso vengono comunicate all’ultimo».

Sul punto dell’amministrazione Mascaro si rimarca come dal 2015 ad oggi solo 4 anni siano stati quelli con un’amministrazione eletta in carica, con mesi di commissariamenti che non hanno aiuto la continuità amministrativa né l’interesse degli eletti sospesi su quanto succedeva in via Perugini in loro assenza.

Si riprede la critica delle mancate risposte celeri alle richieste di chiarimenti sul settore tributi, chiedendo di incaricare associazioni o società per la gestione dei profili social e comunicazione, ma non si tiene conto che il piano di riequilibrio è un piano ostativo non secondario vietando anche di sottoscrivere contratti di collaborazione, con i social che da delibera di giunta del 2019 sarebbero assegnati ad assessore al ramo comunicazione e sindaco, mentre il sito internet comunale è gestito dagli stessi dipendenti (gli stessi il cui numero esiguo non permette di poter gestire in presenza determinati servizi) ed è consultabile anche tramite l’app Municipium.

Si imputa all’amministrazione di non aver ricordato ai cittadini i termini per presentare le esenzioni Tari, con il regolamento vigente da aprile dello scorso anno, così come i contatti siano attivi da marzo 2021 anche per via delle norme Covid. La non conoscenza degli utenti viene così imputata al Comune, che però ha pubblicato sul sito internet tutte le informazioni come approntato un servizio online tramite Spid, ma il pensiero è sempre l’analogico e per chi nel 2022 dichiara di non avere competenze digitali o un’età avanzata.

Sui beni culturali si lamenta l’abbandono di palazzi storici, ma non si citano le inagibilità nate durante la gestione Alecci anche per il contratto di quartiere via Garibaldi (che nel Dup vigente risulta però da assegnare sia come alloggi e ludoteca), e dei siti di interesse (Bastione, Castello, Terina, etc) ma non quanto previsto tra Agenda Urbana e piano triennale delle opere pubbliche. La proposta è quella di pensare già da ora al bando di gestione tramite associazioni, ripercorrendo e migliorando l’esperienza del servizio civile ma con personale formato nel settore.

Altra questione ricorsiva è la gestione del verde, criticando l’esecuzione del bando scaduto a fine 2021 ed auspicando interventi migliori nel nuovo citando però aspetti che vi sono esclusi come le pulizia dei marciapiedi. Novità è che la centrale unica della città metropolitana di Reggio Calabria non ha voluto condurre la nuova gara biennale per pendenze pregresse, e così in attesa di una gara si attende l’affidamento ponte annunciato già nelle commissioni.

Altre manutenzioni non ritenute idonee son quelle stradali, con interventi di rattoppi non sufficienti ed un nuovo bando che tarda ad arrivare (anche in questo caso con problemi sulla copertura economica), sollecitando poi l’affidamento dei beni comunali completati come il parco della Pedichiusa, alloggi Ginepri, via Garibaldi per evitare il grado.

Si cita poi il progetto Sara, ma non si ricorda il recente affidamento tecnico esterno per effettuare i rilievi sismici nonostante il cronoprogramma previsto sia ampiamente scaduto.

Sull’onda del tema generico si rilancia poi la necessità di avere un rilancio turistico specie sulla costa (si cita il piano spiaggia vigente che ha visto solo una proposta approvata su 4 presentate dal 2017, ma il dibattito nazionale sui beni demaniali imporrebbe un nuovo bando diverso), e di dare la piena disponibilità dell’uso degli impianti sportivi lametini (sia quelli esistenti che quelli in divenire come il nuovo palasport), senza però citare la situazione di inagibilità diffusa che limita l’elenco di strutture che saranno incluse nel bando di gestione da proporre nè il fatto che le nuove tariffe d’uso approvate non siano state ancora pubblicate.

Non mancano evergreen come ambiente, randagismo, sanità, aeroporto (il 10 marzo in consiglio comunale ci sarà anche la relazione della rappresentante comunale nel cda Sacal), mondo del sociale, aspetti su cui l’amministrazione comunale non ha poi tutto questo potere decisionale, ma su cui le polemiche politiche non mancano mai seguendo i trend online.

Si arriva anche a citare l’ex Cantina Sociale, messa nei beni alienabili per anni e dopo l’effettiva vendita a privati ora se ne lamenta anche la destinazione scelta da chi ha pagato quanto richiesto, citando uno studio di riconversione che non aveva la copertura economica per i lavori proposti.

Le buone intenzioni, insomma, rimangono per molti aspetti sulla carta perché senza nuovi dipendenti (tutte le assunzioni sono legate all’autorizzazione da chiedere alla commissione ministeriale) o una nuova forma mentis amministrativa non si possono portare avanti al netto dei punti offerti in conferenza stampa.

C’è quindi pessimismo nel movimento sui nuovi finanziamenti milionari ottenuti e per cui si ci è candidati, visti i problemi burocratici, ma dovrebbe esserci anche per come il dibattito politico ed amministrativo si sta portando avanti, senza tenere conto degli atti amministrativi pubblicati in più di un caso.

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