“Necessaria un’iniziativa da parte dell’assessore allo sport per un tavolo di confronto con tutte le realtà sportive delle città”

Piccioni sposa la causa Fc Lamezia Terme per chiedere un nuovo bando per gli impianti di gioco nato dal confronto con le società sportive

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«Da parte dell’amministrazione Mascaro c’è sconnessione rispetto alle dinamiche reali della città, assenza di visione e programmazione» lamenta Rosario Piccioni, consigliere comunale Lamezia Bene Comune, sposando la linea del Fc Lamezia Terme che ha deciso di riconsegnare le chiavi dello stadio D’Ippolito sostenendo di non volere più gestire un campo in cui non era l’unica squadra autorizzata a giocare, mentre la realtà degli atti amministrativi però è di un’altra società, la Vigor Lamezia 1919, che era la titolare della gestione e solo la Vigor 1919 altra compagine a scendere in campo in via Marconi.

“Non sussiste alcun ostacolo per la disputa allo Stadio Guido D’Ippolito della partita F.C. Lamezia Terme – San Luca”

L’ex assessore della giunta Speranza però si affida alla linea della società gialloblu, parlando di «comunicazioni diverse e contradditorie da parte dell’amministrazione comunale nel giro di pochissimi giorni in merito all’utilizzo dello stadio D’Ippolito per la giornata di oggi. Rendiamoci conto cosa questo possa significare per giocatori, società e tifosi con tutta la macchina organizzativa che ciò comporta».

Si chiede quindi «al Sindaco e all’assessore allo Sport di fare di tutto per risolvere immediatamente questa grana perché nel mese di marzo la F.C. Lamezia Terme disputerà tutte le partite del suo calendario solo in casa», reputando che «c’è evidentemente un nodo politico fondamentale che questa vicenda conferma ancora una volta: manca una politica dello sport e degli impianti sportivi in questa città. Ciò che si riesce a realizzare, è merito delle società e delle associazioni sportive che svolgono il loro compito con competenza e passione». Se una società di calcio quindi chiede di non rispettare regolamenti comunali e federali il problema per Piccioni è di visione politica, allargando agli altri impianti la discussione: «nella pallacanestro la Basketball Lamezia, da splendida outsider, sta veleggiando in vetta alla classifica del campionato di serie C gold davanti a corazzate che hanno fatto la storia di questo sport come la Juve Caserta. Nella pallavolo la Raffaele Lamezia, fin dall’inizio del campionato di serie B, occupa stabilmente le primissime posizioni. Nel calcio, campionato serie Promozione la Promosport sta facendo una cavalcata trionfale, inanellando un record dopo l’altro. Nel calcio a 5 femminile, campionato di serie A2, la Royal Team è sempre protagonista ed occupa il secondo posto in classifica. Nel calcio a 5 maschile, campionato di serie B, la Ecosistem Lamezia Soccer sta disputando una grandissima stagione».

Si lamenta che «l’amministrazione comunale, a detta di tutti, è completamente assente e non ha alcuna interlocuzione con le società che fanno tanti sacrifici e portano in alto il nome di Lamezia in giro per l’Italia» ricordando che «l’ultimo bando di gestione degli impianti sportivi comunali è stato pubblicato quando ancora il sottoscritto era assessore dello sport, a cavallo tra il 2013 e il 2014: una vita fa. L’unico bando varato dall’amministrazione Mascaro è stato annullato in autotutela a seguito delle illegittimità da noi denunciate. Da oltre cinque anni gli impianti sportivi comunali vanno avanti di proroga in proroga».

Si ritiene che «tanto di fronte alla situazione degli impianti sportivi comunali quanto di fronte alla situazione delle palestre scolastiche comunali, che potrebbero essere utilizzate dalle realtà associazionistiche sportive per far riprendere le attività per bambini e ragazzi dopo due anni di stop, era necessaria un’iniziativa da parte dell’assessore allo sport che aprisse un tavolo di confronto con tutte le realtà sportive delle città. Iniziativa che purtroppo non c’è stata o, se c’è stata, non si è percepito nulla all’esterno. Mi farò promotore nei prossimi giorni, insieme a tutti i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, perché si arrivi al più presto a un bando trasparente per la gestione degli impianti sportivi comunali e si avvii una seria e programmata politica dello sport per prevenire situazioni come queste che penalizzano chi nell’attività sportiva investe energie, passione e risorse».

Stranamente nessuno contesta tra i consiglieri che le nuove tariffe di uso, valevoli a partire dalla prossima stagione sportiva, siano state approvate dalla giunta il 10 febbraio dopo un braccio di ferro con gli uffici e proprio in ottica del nuovo bando di gestione pluriennale, ma non siano pubblicate da nessuna parte, ma magari si attende un comunicato stampa o un post da parte di qualcuno che lo faccia notare chiedendo l’annullamento del bando o la non regolarità della delibera (l’allegato delle tariffe viene indicato come parte essenziale dell’atto amministrativo).

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