“È un 8 marzo che si celebra con una guerra alle porte e una pandemia che fatica a decelerare in corso”

Il pensiero della politica in merito alla giornata odierna

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Per i Giovani del Pd- M5s – Lamezia Bene Comune «si tratta di un 8 marzo diverso, inevitabilmente diverso. È un 8 marzo che si celebra con una guerra alle porte e una pandemia che fatica a decelerare in corso. Un 8 marzo in cui si deve continuare a parlare di diritti, di parità di genere, di violenza di genere, di violenza sulle donne, anche se non dovrebbe essere l’occasione ha rendere questi temi maggiormente presenti nella nostra società. Ma quello che più ci preme sottolineare è che oggi è la giornata delle donne che sono costrette a vivere un momento terribile: la guerra».

Si reputa che «donne, madri, ragazze e bambine che scappano dalla guerra, qualcuna con in braccio i propri figli e nell’altro un fucile, sono loro il simbolo della resistenza e le donne che oggi vogliamo celebrare. Una guerra sanguinosa e devastante che sta distruggendo vite, sogni e futuro, delle donne ucraine e di quelle russe. A loro destiniamo un nostro piccolo pensiero, per quanto insignificante possa essere».

Per tali motivi «la giornata di oggi è, e ci auguriamo lo sia per sempre, il simbolo del percorso femminile verso le pari opportunità e l’autodeterminazione. Una giornata in cui si ci si pone con fermezza contro ogni tipo di violenza. Una giornata in cui si sogna la pace e si condanna la guerra, in modo assoluto. Con oggi vogliamo mettere al centro la pace e la riaffermazione dei diritti e della dignità di tutte le donne».

Per il segretario cittadino del Pd, Gennarino Masi, «oggi più che mai, le celebrazioni in occasione di questa festa dovrebbero far riflettere in merito al grande divario di genere nonché alla mancata equiparazione salariale e sociale. Un 8 marzo per dire basta alla violenza maschile contro le donne e per chiedere l’approvazione di leggi tendenti a rafforzare gli strumenti di prevenzione e di protezione delle donne».

Come PD lametino si dedica l’8 marzo «a tutte quelle le donne che sono e sono state vittime delle guerre, in particolare alle donne Ucraine che sono in cammino da sole o con i propri figli per raggiungere i confini sfidando non solo le bombe ma anche stupri e violenze di ogni genere. A queste Donne dobbiamo garantire un’accoglienza sicura affinché si sentano protette e tutelate. In questa giornata chiediamo, pertanto, più che mai uno stop immediato al conflitto».

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