Niente discussione su linee programmatiche e Sacal con 10 consiglieri in aula

Forte di 4 assenze in maggioranza l'opposizione fa venire meno il numero legale

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Tornerebbe a riunirsi il consiglio comunale nella Sala Napolitano tra l’obbligo statutario dell’approvazione delle linee programmatiche del sindaco Paolo Mascaro e la discussione politica sulla vicenda Sacal, ma ciò non avviene e non essendo prevista una seconda convocazione si chiude tutto intorno a mezzogiorno con un nulla di fatto.

L’avvio di lavori dopo due ore dall’orario previsto non avviene, con l’opposizione che conoscendo le 4 assenze nella maggioranza (1 fuori Italia, 1 impegnato a lavoro, 1 malato 1 per impegni personali precedenti) lascia l’aula per far venire meno il numero legale (dovrebbero essere presenti almeno 12 consiglieri), andando però di fatto a bloccare la seduta con la questione Sacal sollevata proprio dalla minoranza di centrodestra alla presenza dei sindacati.

A seduta sciolta la minoranza spiega i motivi della scelta, lamentano le assenze nella parte opposta anche se i numeri vedevano 10 consiglieri in maggioranza e 9 in opposizione (con Guarascio che va via prima dell’incontro con la stampa).

«Ci sono dei chiari segnali di rottura nella maggioranza» lamenta Rosario Piccioni, «apice di problemi già sorti nelle commissioni consiliari all’interno della parte politica opposta a noi. La seduta di oggi vedeva le linee programmatiche, non un atto secondario, e già domani chiederemo una nuova conferenza dei capogruppo per un’altra convocazione. L’amministrazione viaggia su due comparti stagni: consiglio e giunta».

Ruggero Pegna si associa sostenendo che «fermo restando la collaborazione per lavorare insieme per il bene della città, spero che questo sia solo un incidente di percorso isolato. Non seguiamo un’ideologia precostituita, ma vogliamo una progettualità condivisa per far crescere Lamezia Terme».

Per Aquila Villella «le assenze non sono causali, ma sono frutto di dissensi interni ai gruppi consiliari, e non deve essere la minoranza a far svolgere i lavori del consiglio comunale. Questa amministrazione non riesce a fare neanche le cose più basilari, nascondendosi dietro la mancanza di personale quando è l’assenza programmatica a mancare», anche se si cita la procedura Mepa per gli arredi del nuovo palazzetto che sono un aspetto tecnico e non politico.

La mancata discussione sulla Sacal si imputa così alla maggioranza «perché la nostra richiesta è di novembre», palesa Mimmo Gianturco, «la relazione sulla Sacal della Milone a noi è arrivata due giorni fa, mentre ogni sei mesi ci dovrebbero essere le relazioni delle partecipate. Le assenze in maggioranza si vedono anche in commissione».

Di «cortocircuito amministrativo ed istituzionale» parla Lucia Cittadino, ricordando i problemi politici delle passate elezioni «perché Forza Italia è in opposizione in Comune ma poi ha avuto candidati consiglieri comunali civici in altre elezioni. Si palesano risposte ai capo partiti ma non ai cittadini».

Pietro Gallo sostiene che «il Comune è fermo su troppi fronti, mentre tanti altre amministrazioni si stanno muovendo. Il nostro modo di fare opposizione oggi ci ha portato a mandare un segnale», mentre Matteo Folino sostiene «manca una guida della città, il sindaco non sta instaurando questo ruolo, e l’opposizione mantiene in commissione una posizione di responsabilità».

«Ho avuto ragione che quanto lamentavo il distaccamento tra giunta e consiglio comunale, quando ho deciso di lasciare la maggioranza dimostrando una certa visione politica che con il tempo mi ha dato ragione» vuole evidenziare Rosy Rubino, «mi sono andati contro quando denunciavo determinati atteggiamenti all’interno della maggioranza, oggi si è palesato che quanto dicevo da più di un anno non era che la realtà dei fatti».

Su linee programmatiche e relazione Sacal però non si esprime nulla, perché la dialettica politica è maggiore di quella pragmatica, anche perché il consiglio comunale sulla Sacal non votava nulla di vincolante.

Ad inizio seduta era prevista la ratifica del deposito del verbale del consiglio comunale del 31 gennaio, e la comunicazione dell’elezione di Pino Zaffina a presidente e Ruggero pegna vice nella commissione onomastica (formata da 3 consiglieri di maggioranza, 2 opposizione, 2 esterni), la notifica delle commissione pari opportunità e consulta dello sport, e l’acquisizione aree per la “messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico delle aree collinari al contorno della Città di Lamezia Terme, gravate da fenomeni di dissesto con frana (contrade S.Mina’ -Cubiti-Caronte/Acquafredda)”.

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