La decrescita demografica nazionale diventa una questione comunale per Mimmo Gianturco

L'esponente di Fratelli d'Italia rimarca la perdita di 3.200 cittadini con Lamezia Terme a passare da 70.834 a 67.569 residenti in 3 anni

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Con i tempi di reazione non immediati della politica lametina, la decrescita demografica nazionale diventa una questione comunale per Mimmo Gianturco, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

Ancora in calo la popolazione residente in Calabria e a Lamezia Terme

«L’Istat certifica che dal 2015 la popolazione residente nella Città di Lamezia Terme, nonostante l’arrivo di centinaia di immigrati, è diminuita in maniera sostanziosa e preoccupante. Addirittura in soli 3 anni, dal 2017 al 2020, abbiamo perso oltre 3.200 unità (da 70.834 a 67.569)», reputa il consigliere di opposizione ad una settimana dall’ultimo rapporto Istat, sostenendo che «la scarsa gestione della cosa pubblica sta portando i lametini a non fare più figli e ad emigrare. Hanno trasformato una invidiabile città, potenzialmente fra le più produttive della Calabria, in un territorio respingente. Si tratta di un disastro politico e amministrativo oltre che di una vergogna assoluta».

Lo stesso Gianturco porta come esempi «Carpi in Emilia – Romagna, comune delle dimensioni simili a quelle della nostra città, che in un solo anno, aumenta il numero dei residenti di oltre 700 unità rispetto al censimento dell’anno precedente superando così i 72.000 abitanti. Lo stesso vale per altri comuni più piccoli come ad esempio Francavilla al Mare e San Giovanni Teatino in Abruzzo», ma senza citare i dati regionali calabresi, poiché negativi non solo per Lamezia Terme.

«Occorre invertire immediatamente l’andamento – sollecita il consigliere comunale – con un forte sostegno ai giovani, alle famiglie e alle imprese, creando opportunità di lavoro e iniziative volte a garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, contrastando l’emergenza abitativa e il degrado, organizzando attività di supporto per i soggetti più fragili, potenziando le varie proposte culturali e sportive, migliorando i servizi e le infrastrutture, bisogna, in sintesi, realizzare una città a misura d’uomo capace di essere veramente attrattiva».

Che è un po’ quanto racchiuso nelle linee programmatiche del sindaco, almeno sulla carta, che il consiglio comunale non ha discusso.

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