Il Pd lametino rammenta il problema delle ambulanze senza medici a bordo mentre Occhiuto pensa ad Azienda Zero

Unitamente al segretario si è riunito il dipartimento salute composto da Cesare Perri, Saverio Ferrari, Lorenzo Surace e Renato Zaffina.

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Il Pd lametino, come preannunciato dal nuovo segretario, sta procedendo alla sua riorganizzazione interna mediante la costituzione dei dipartimenti tematici.

Tenuto conto della grave crisi in cui versa la sanità Lametina, unitamente al segretario si è riunito il dipartimento salute composto da Cesare Perri, Saverio Ferrari, Lorenzo Surace e Renato Zaffina.

«La riunione è stata utile per rimarcare in particolare lo stato emergenziale in cui sono costretti ad operare gli addetti al 118, in conseguenza della “dissoluzione” del servizio 118 dell’ASP di Catanzaro che, troppo spesso, è costretto ad operare senza la presenza di un medico» spiega il segretario cittadino Gennarino Masi, «una pratica, questa, che mette costantemente a rischio la salute e la vita dei nostri concittadini, perché secondo le disposizioni ministeriali, un’ambulanza può viaggiare anche senza il medico a bordo, ma con personale specializzato, soltanto qualora l’intervento sia stato indicato dalla centrale operativa come ‘non grave’, mentre a fronte della segnalazione di un probabile codice rosso è sempre obbligatoria la presenza del medico nell’ambulanza o in un’automobile al seguito».

Si cita che «con riferimento solo agli ultimi 5 giorni del mese di marzo, le due ambulanze dislocate per l’area montana del nostro territorio, come quelle a Falerna e a Lamezia, in diverse fasce orarie diurne e notturne, erano prive del medico. La gestione del SUEM 118 da parte della direzione aziendale, indipendentemente dai motivi che l’hanno determinata, denota una gravissima inadempienza, che si aggiunge a tutte le altre. Una situazione emergenziale che, pur segnalata da diversi mesi da parte degli stessi medici del 118 dai sindacati, dal Codacons, da associazioni e da rappresentanti istituzionali, resta irrisolta. Si rileva, altresì, che appare assai probabile in tempi brevi l’abbandono del 118 da parte di molti medici, stressati e senza il dovuto riconoscimento economico».

Secondo Masi «stante l’insensibilità finora dimostrata da chi deve provvedere, e rilevando che spetta primariamente al sindaco, in quanto responsabile della salute dei cittadini nel proprio territorio, denunciare le ripetute inosservanze ed inefficienze nell’assistenza sanitaria, la commissione ha dato mandato al segretario del PD cittadino, Gennarino Masi, di chiedere, di concerto con i consiglieri regionali Raffaele Mammoli ed Ernesto Alecci e con la consigliera comunale Aquila Villella del PD, un incontro urgente alla direzione aziendale dell’ASP di Catanzaro, al fine di pervenire ad un immediato superamento di tali gravi carenze e, qualora l’incontro non dovesse concludersi con l’assunzione di precisi impegni a difesa della martoriata e ormai rassegnata cittadinanza, ma solo con generiche e vaghe promesse, di denunciare la situazione ad ogni altro livello istituzionale, compreso quello giudiziario».

Intanto il commissario del piano di rientro, ovvero il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, ha previsto che il servizio 118 passi ad Azienda Zero, aspetto su cui però ancora ben poco si sa, come emerso nella riunione della terza commissione consiliare lametina.

Tra le scelte dell’Asp e la futura Azienda Zero il servizio 118 rimane in difficoltà in tutto il lametino

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