I cittadini si godono il sole sul lungomare, le associazioni di “Uniti per il Golfo” sollecitano un mare pulito

Ad ascoltare gli interventi davanti ad uno dei lidi presenti sul lungomare lametino son meno di un centinaio di persone

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Bambini, cani, jogger e runners, famiglie, giovani ed anziani a passo diverso percorrono il lungomare Falcone Borsellino nell’ultima domenica di aprile favoriti dal clima primaverile, solo una minoranza partecipa al sit in indetto dal gruppo di associazioni che richiede un mare pulito da subito, a poca distanza dalla spiaggia ripulita dopo i lasciti delle intemperie invernali e con uno specchio d’acqua quasi calmo ed azzurro.

Se al gruppo “Uniti per il Golfo” hanno aderito diverse associazioni (WWF O. A. Vibo/Vallata dello Stilaro, Legambiente Lamezia, Lamezia Rifiuti Zero, Associazione Pinetamare Insieme, Slowfood Lamezia, Vitambiente Lamezia, LIPU Calabria, Plastic Free Calabria, Marevivo, Lamezia Logos & Polis, Comitato Ginepri, Costa Nostra) ad ascoltare gli interventi davanti ad uno dei lidi presenti sul lungomare lametino son meno di un centinaio di persone, con gli altri cittadini intenti a godersi la bella giornata e qualche più impavido anche a tentare un primo bagno stagionale.

Si rimarca quanto già espresso nell’incontro avuto l’8 aprile al Civico Trame, con da un lato le associazioni a sollecitare interventi risolutivi immediati da parte delle istituzioni, dall’altro le stesse a dover far incastrare più pezzi di un puzzle che non si limita ai soli impianti di depurazione (tanto dei paesi della costa che di quelli interni) non funzionanti al meglio, quanto anche ad altri problemi come scarichi abusivi, uso di determinati prodotti nell’agricoltura, pulizia dei corsi d’acqua che terminano a mare, correnti del Golfo, effetti più concatenati come le “fioriture algali”.

A meno di due mesi dall’inizio della stagione estiva quindi sulla costa lametina le associazioni continuano a mostrare scetticismo in merito ad una reale inversione di tendenza sulla qualità del mare, non fidandosi neanche degli interventi annunciati dalla Regione, mentre l’offerta collegata al lungomare si trova divisa tra l’offerta privata (ai 4 lidi presenti si potrebbe aggiungere nella zona tra Marinella e Cafarone, superando gli ultimi ostacoli burocratici, il primo lotto del nuovo investimento proposto dalla Poseidon, mentre da definire il progetto di finanza ipotizzato dalla Progetto Sud, con nessun passo in avanti per il lido che a Ginepri avrebbe dovuto realizzare la Malgrado Tutto) e quella pubblica (da risolvere problemi relativi alla portata idrica per quanto riguarda l’installazione delle docce pubbliche, da programmare la posa delle passerelle e l’avviso pubblico per le attività da poter offrire sulla spiaggia libera).

Le operazioni standard annuali dovrebbe a breve vedere i vari indirizzi per i soggetti coinvolti: la Lamezia Multiservizi per pulizia spiaggia e pulizia giornaliera rifiuti; associazioni ambientali per attività di manutenzione della pineta, promozione del turismo estivo balneare e attività culturali, in collaborazione con i settori comunali competenti; personale della Sezione Lavori del Comune per la messa in posa delle passerelle e per la sistemazione di docce e stradine di accesso al litorale.

Sugli aspetti per una migliore logistica dell’area si confida nei fondi già ottenuti (tramite il Progetto Pinqua si dovrebbero unire i due lungomari puntando ad avere un’unica passeggiata di 3 chilometri, dotando la zona di ampi parcheggi) e quelli ulteriormente da poter richiedere: nel Dup viene scritto che «l’impegno dell’amministrazione dovrà essere anche quello di “portare la città sul mare” mediante opere infrastrutturali di potenziamento di ciò che già esiste (strada Lamezia Mare finalmente completata nel secondo lotto ma da migliorare con ulteriori opere accessorie) e la possibilità di poter limitare i vincoli regionali attualmente esistenti che impediscono un pieno e proficuo utilizzo dei terreni che sono posti a poche centinaia di metri dall’aeroporto internazionale; Lamezia potrebbe cosi essere al passo con tante realtà nazionali che godono anche di strutture ricettive in prossimità dell’aeroporto. Portare la città sul mare significa anche consentire ai cittadini di arrivare in sicurezza fino al lungomare Falcone-Borsellino a piedi o in bicicletta senza mettere a rischio la propria incolumità raggiungendo così il centro cittadino del quartiere Sant’Eufemia in appena 10 minuti di cammino partendo indifferentemente dal lungomare o dall’aeroporto. Al riguardo, si dovrà pervenire al riconoscimento in tempi brevi del Distretto Turistico “Riviera dei tramonti” il cui iter è in fase avanzata».

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