Per la segreteria Provinciale e Cittadina della Lega giovani solo un elogio del Sud nella bandiera dei confederati

Il simbolo, sia nella guerra civile americana che nell'attuale contesto del suprematismo, ha precisi connotati nel contesto americano

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Per la segreteria Provinciale e Cittadina della Lega giovani non c’è alcun problema ad esporre la bandiera degli stati confederati d’America, sostenendo che «caricare di significati razzisti quel gesto è oltremodo forviante, poi perché la stessa storia dimostra che quel simbolo è legato alla affermazione dei diritti degli stati degli Stati Uniti del sud, delle loro tradizioni culturali che non possono essere confuse sic et sempliciter con il segregazionismo e a quella serie di disvalori che insaguinò l’America».

Se da un lato però il simbolo, sia nella guerra civile americana che nell’attuale contesto del suprematismo, ha precisi connotati nel contesto americano, secondo i leghisti lametini «quel vessillo inneggiante al Sud è stato esposto allo scopo politico di ricordare alla nostra gente che lotteremo per una nazione che non viaggia a doppia e tripla velocità sociali ed economiche in Italia. D’altro canto, il motivo per il quale la Lega di Matteo Salvini si sta radicando anche nel Mezzogiorno sta proprio nella consapevolezza che senza un Sud che si riscatti, l’Italia non andrà da nessuna parte».

Si rigettano così «i soli significati negativi, dai quali la nostra cultura politica è distante anni luce e ripudiando ogni forma di violenza, ci auguriamo che i giovani piddini possano proseguire la loro azione politica su temi sociali e su costruttivi sul quale noi siamo e saremo sempre aperti e per quale ci battiamo da sempre ogni giorno come movimento giovanile».

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