D’Ippolito richiede una tariffa puntuale sulla Tari basata sulla quantità di rifiuti prodotti

Aspetto che però a Lamezia Terme non può essere seguito poiché la raccolta differenziata porta a porta non arriva in ogni angolo della città

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Se domani il consiglio comunale approverà le aliquote Tari 2022 il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito contesta che non avverrà «sulla base dell’effettiva produzione di rifiuti da parte di ogni singola utenza» ma «sulla scorta della superficie immobiliare e del numero di occupanti. Dal 2014, la normativa consente di rapportare questa tassa alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dai nuclei familiari. Si tratta della cosiddetta “tariffa puntuale”»

Aspetto che però a Lamezia Terme non può essere seguito poiché la raccolta differenziata porta a porta non arriva in ogni angolo della città, essendo antieconomico il servizio nelle zone meno popolate e più distanti dal centro dove vige ancora la raccolta stradale.

«Il metodo che il Comune di Lamezia Terme utilizza da sempre e si appresta a riproporre – afferma il parlamentare del Movimento 5 Stelle – disattende le raccomandazioni di numerose direttive europee e norme interne, delle quali spesso auspica l’applicazione il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. È prevedibile, allora, che ciò allontani il Comune dalla possibilità di ricevere sovvenzioni regionali. Ovviamente, l’applicazione della tariffa puntuale dovrebbe essere implementata da una corretta gestione della raccolta differenziata porta a porta. Su questo – conclude D’Ippolito – il Comune di Lamezia Terme e la Multiservizi marcano da tempo la loro inefficienza», anche se il pte approvato auspica di arrivare a dicembre alla media del 65,79%, mentre i rifiuti complessivamente raccolti nel 2021 sono stati 30.345,61 tonnellate, la percentuale di raccolta differenziata raggionta è stata del 60,42%.

Raccolta differenziata più capillare sul territorio per arrivare a dicembre alla media del 65,79% auspicio del Pte 2022

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