Visione politica e valutazioni tecniche diverse per il centrosinistra sulla conversione dell’ex cantina sociale

Esponenti locali di sigle e partiti rivendicano anche il blocco di altri progetti sia privati che pubblici

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La questione è tecnica, interna agli uffici, ma sull’ex cantina sociale i due fronti “contendenti” rimangono sulle proprie posizioni, che però al momento rimangono ferme: da un lato il progettista, sindaco ed assessore reputano valida la concessione di demolizione e ricostruzione del bene comprato da un privato due anni fa; dall’altro parte del centrosinistra e sigle civiche puntano il dito invece contro irregolarità nell’iter, sollecitando così il blocco dell’investimento privato che nel frattempo ha già demolito l’ex stabile convinto della regolarità dell’operazione per come certificato dal dirigente.

Il mondo politico è però “affezionato” alla diatriba a mezzo stampa, e così dopo l’istanza presentata in conferenza stampa nel sede di ritrovo lametino del Movimento 5 Stelle gli stessi contestano le risposte date in una trasmissione dal sindaco Mascaro e per replica dal consigliere Gallo, anche se non è ben chiaro ad oggi se realmente fuori dal circolo politico la vicenda interessi realmente molto alla cittadinanza, dato che né alla messa in vendita nel 2019 sotto la gestione Alecci né all’aggiudicazione nel 2020 nessuno mosse grosse critiche.

Il fronte del centrosinistra ammette che «si tratti di un procedimento esclusivamente in mano al dirigente comunale», contestando poi al sindaco però i vari passaggi in mano agli organi di indirizzo amministrativo. La questione politica, che non cambia l’aspetto tecnico, rimane prioritaria nella replica al primo cittadino, mentre al progettista Gallo si ribadiscono le perplessità su quanto presentato da tecnico incaricato durante il periodo in cui non ricopriva il ruolo di consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

A firmare la nota sono:

  • Lamezia Bene Comune Rosario Piccioni, Consigliere comunale
  • PD Lamezia Terme Aquila Villella, Consigliere comunale
  • PD Lamezia Terme Gennarino Masi, Segretario cittadino
  • M5S Lamezia Terme Giuseppe D’Ippolito, Deputato
  • Gruppo Misto Consiglio Regionale Amalia Bruni, cons. Regionale
  • Rifondazione Comunista Lamezia Terme Luciano Rimini, Responsabile
  • Amo Lamezia Nicolino Panedigrano, Presidente
  • Italia Nostra Lamezia Terme Giuseppe Gigliotti, Segretario
  • Cittadinanza attiva Lamezia terme Felice Lentidoro, Coordinatore
  • Pax Christi Lamezia Terme Antonino Mario Campisi, Referente
  • Confesercenti Lamezia Terme Pino Crapella, Presidente

Gli stessi firmatari rivendicano infine le proprie proteste che hanno bloccato di fatto la riconversione di altri beni privati come l’ex Zuccherifico, perso l’interesse e l’occasione della proprietà ad una conversione anche rispettando i vincoli indicati dalla sovraintendenza, o dell’ampliamento della discarica di località Stretto che rientrava nei piani dell’amministrazione regionale dal 2014 ed è ritornata in auge sotto la gestione commissariale lametina nel 2019 (nello specifico l’ordinanza del 7 settembre 2019 spiega che “per la nuova discarica a servizio dell’impianto di Lamezia Terme (III buca), la Regione, nell’inerzia dell’ATO, ha chiesto a tutti i comuni interessati, di manifestare la propria disponibilità ad ospitare tale impianto. A seguito dell’unico riscontro positivo ottenuto da parte del Comune di Lamezia Terme, relativo ad una precedente progettazione che aveva ottenuto VIA favorevole nel corso del 2009 per una discarica di 600.000 mc, la Regione ha chiesto allo stesso di trasmettere il progetto all’ATO ed a questa di esprimersi entro il 30 maggio 2018 (cfr nota n. 1775465 del 21-5-2018). In assenza di determinazione da parte dell’Ato, la Regione riavviava la concertazione con il comune nel novembre 2018 e, dopo varie interlocuzioni anche alla presenza dei rappresentanti della Comunità d’Ambito chiedeva al Comune di ritrasmettere, entro la data del 15-7-2019, la progettazione all’ATO, completa delle necessarie valutazioni economico-finanziarie, affinché questi potesse svolgere, con l’urgenza del caso e comunque entro la fine del mese di luglio 2019, le proprie valutazioni. Ad oggi non risulta che il Comune abbia ottemperato a quanto richiesto. È allora urgente porre in essere quanto necessario per la produzione della predetta documentazione”).

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