Modifiche alla viabilità serale nelle feste patronali ma anche maggiore rigore sui rifiuti chieste per la movida in centro

In sesta commissione consiliare il dibattito sulla movida del centro tra criticità e possibili richieste risolutive

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La proposta è quella di inserire, all’interno dell’ordinanza che sarà emanata per la festività di San Pietro e Paolo, anche la chiusura al traffico serale di Corso Numistrano, via Fratelli Maruca e via San Giovanni per permettere una migliore fruizione delle attività di ristorazione presenti in zona, ma in sesta commissione consiliare il dibattito sulla movida del centro ha velocemente preso una piega anche diversa.

Al vicesindaco Antonello Bevilacqua da un lato è stato così richiesto di inserire tra i divieti di sosta e transito validi dal 26 al 29 giugno anche le tre vie del centro per quanto riguarda la fascia oraria 20 – 24 (Corso Numistrano sarà già zona pedonale nella stessa fascia oraria nei 6 giorni di Trame), sollecitando anche una celere emanazione dell’ordinanza con apposita segnaletica per non “cogliere di sorpresa” qualche cittadino poco avvezzo ad informarsi. Dall’altro si è entrati anche nel tema del decoro urbano, e nella fattispecie della gestione dei rifiuti prodotti: se per le attività di asporto il senso civico dei clienti scarseggia, facendo diventare scalinate, fontane, marciapiedi ed ogni possibile piano di appoggio ricettacolo di bottiglie e bicchieri (nonostante non manchino i cestini sia all’esterno che all’interno dei distributori automatici), differente è la questione dei bidoni della raccolta differenziata di competenza dei locali.

Regole di conferimento diverse tra attività commerciali, condomini e singole utenze per carta e cartone nella porta a porta in centro a Nicastro

Due tematiche che incidono sulla qualità dell’immagine in centro, ma che paradossalmente vanno collegate proprio alle stesse attività esistenti, con in mezzo gli operatori della Lamezia Multiservizi che per turni e tipologia di lavoro non riescono a poter essere presenti ad ogni ora del giorno per “ripulire”.

All’interno del Dup vigente è previsto che «andrà anche valutata l’opportunità di creare altre micro isole ecologiche in zone strategiche del centro Città al fine di meglio supportare la popolazione che ha difficoltà a raggiungere Contrada Rotoli ed anche le numerose attività economiche della così detta “movida” al fine di mantenere il centro cittadino nelle condizioni più decorose possibili», con allo scopo presentate anche ipotesi sui fondi richiesti all’interno del Pnrr a febbraio, ma se tra i consiglieri unanime è il parere di dover intervenire in qualche modo, le possibili vie di soluzione attraversano vari gradi: una prima ipotesi di “responsabilizzazione” è quella di richiedere l’uso per ogni attività di uno specifico colore di contenitori delle bevande e cibo, così da avere un ritorno plastico di quali siano i locali responsabili dell’abbandono di rifiuti non controllato, soluzione più complessa al pari dell’idea del “vuoto a rendere” da restituire pena perdita di una sorta di cauzione; altro tema è quello dei bidoni della differenziata, con alcuni a non rispettare il regolamento per quanto riguarda orari e giorni di conferimento, lasciando così per tutto il giorno sui marciapiedi, invece che all’interno della propria attività come previsto dalla norma comunale, quanto gettato (ed in alcuni casi non rispettando neanche la tipologia differenziata di rifiuto, con in più i passanti a rincarare la non curanza, o usando sacchi neri non più ammessi da anni); si chiede anche una ricognizione delle utenze Tari commerciali per tali attività, così da poter valutare se si possano proporre contratti diversi che dietro un pagamento maggiore permettano ritiri personalizzati più frequenti, e per le nuove attività l’obbligo di prevedere già da progetto all’interno del locale l’area dove conservare i bidoni.

Settimana prossima la commissione dovrebbe nuovamente riunirsi per trovare una strategia comune per avviare un confronto “pubblico – privato”, ma avanzando però una linea di azione meno “soft” rispetto a quella tenuta negli ultimi anni, chiedendo quindi ai privati di essere parte della soluzione e non del problema nell’area in cui gli stessi operano: sacrifici e riorganizzazioni nei propri servizi per dare un’immagine migliore ai propri clienti ed al resto della cittadinanza.

Attualmente la delega all’ambiente è tornata in mano al sindaco dopo le dimissioni dell’assessore Francesco Dattilo, con l’eventuale sostituto ancora non nominato, mentre in capo al vicesindaco Bevilacqua sono le competenze per commercio – attività produttive e sviluppo economico – politiche del lavoro – polizia municipale, ovvero più lati di una problematica che riguarda tre regole e controlli anche l’occupazione di suolo pubblico ed un regolamento comunale da dover affinare meglio. Per dehors e nuove valutazioni sul regolamento Tari verosimilmente però il lavoro inizierà da dopo l’estate.

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