Sui quadri donati gratuitamente al Comune secondo Masi serviva un bando

E' una questione politica secondo il partito democratico lametino la donazione gratuita delle opere artistiche esposte all'esterno della sala consiliare

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E’ una questione politica secondo il partito democratico lametino la donazione gratuita delle opere artistiche esposte all’esterno della sala consiliare, che secondo il segretario cittadino Gennarino Masi avrebbe richiesto però una procedura burocratica diversa.

Secondo Masi il Comune «avrebbe dovuto seguire una procedura chiara con un avviso pubblico di partecipazione indicando la categoria dei partecipanti (se giovani o meno), provenienza, dimensioni delle opere, se già esposte o meno, eventuale materiale illustrativo, ecc. Nello stesso bando si sarebbe dovuto fare riferimento all’esistenza di una commissione scientifica di valutazione delle opere da selezionare composta da soggetti con certificata conoscenza della grammatica dell’arte».

Fermo restando che si tratta di donazioni gratuite, quindi senza compensi previsti da parte del Comune, per il segretario del Pd ««tutto questo non per il mero rispetto di procedure burocratiche, ma soprattutto perché ne va di mezzo il valore educativo dell’intera operazione, che non consente di fare emergere il merito all’interno di un intero territorio (se il limite di partecipazione era comunale), parametro imprescindibile di tutte le scelte di una pubblica amministrazione. Il forte messaggio diseducativo, che emerge dal provincialismo della conduzione dell’iniziativa, fa più male di un atto meramente illegittimo. Quanto accaduto è un messaggio di infelice decrescita culturale».

 

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