Fratelli d’Italia accoglie il consigliere Antonio Lorena in situazione da “gatto di Schrödinger”

Un confronto interno al partito deciderà lo sviluppo della vicenda, da contestualizzare all'interno della corsa verso le elezioni politiche e provinciali

Più informazioni su

Fratelli d’Italia dà il benvenuto al nuovo ingresso nel partito al consigliere comunale Antonio Lorena, ma rimane la situazione da “gatto di Schrödinger” emersa ieri in consiglio comunale, ovvero della contemporanea esistenza di un ruolo in maggioranza ed opposizione.

Il direttivo cittadino evidenzia come «il nostro partito sia molto unito in questo momento, contraddistinto da tanto entusiasmo e con tanti soggetti che chiedono di avvicinarsi e condividere i valori ed i progetti che Fratelli d’Italia ha portato e sta portando avanti, sia in sede locale che in quella nazionale».

«Il consigliere Lorena – sostiene il direttivo di Fratelli d’Italia – ha già dato adesione piena ed incondizionata alla linea politica del nostro partito, con grandissimo entusiasmo ed è pronto a condividere con il partito l’intero progetto politico. Siamo contenti – proseguono i dirigenti lametini del partito di Giorgia Meloni – di tale avvicinamento al nostro sodalizio politico e di quanti oltre al consigliere Lorena, anche tra gli altri consiglieri comunali stanno aprendo interlocuzioni importanti per avvicinarsi. Questo è il segnale più gratificante che ci fa’ capire come il nostro lavoro sia apprezzato e degno di grande considerazione politica, in questa fase che ci vedrà protagonisti attivi anche nella fase della campagna elettorale delle prossime politiche».

La realtà emersa ieri è stata però diversa: Lorena è rimasto nei banchi della maggioranza, votando come il resto del gruppo a favore del sindaco Paolo Mascaro mentre dall’altra parte Fratelli d’Italia si presentava con Mimmo Gianturco nuovo capogruppo e l’ex Pietro Gallo non presente; Gianturoc e Rubino hanno ribadito la propria posizione di alternativa alla posizione amministrativa, lanciando vari strali e consueta diatriba con il sindaco Paolo Mascaro, il quale ha invece lodato e non ricevuto critiche dal consigliere Lorena la cui adesione al partito della Meloni è stata giustificata più con un avvicinamento e stima con il consigliere regionale Montuoro piuttosto che con divergenze politiche con la linea amministrativa (evenienza che aveva invece in precedenza portato al cambio di schieramento di Rosy Rubino); si è specificato che decisioni successive alla nuova adesione verranno assunte all’interno del gruppo e del partito, il che non esclude una nuova votazione per stabilire chi possa essere il capogruppo (contando 4 consiglieri e non più 3 si potrebbe ottenere anche un pareggio, dovendo poi verificare tramite regolamento se a passare sia la linea del consigliere più votato o altra) ma di certo diverse indicazioni per i componenti delle commissioni (Lorena, Gianturco e Gallo ricoprono anche ruoli di presidenza o vicepresidenza); non è escluso a priori nei corridoi di via Perugini che un’altra diatriba interna possa portare alla divisione del gruppo, con lo stesso partito che avrebbe così due rappresentanti in maggioranza con un nome diverso e due in opposizione con quello di Fratelli d’Italia.

Il “paradosso di Schrödinger”, ovvero di consiglieri di maggioranza che contemporaneamente risultano però anche appartenenti a partiti di centrodestra che sono in opposizione (come Forza Italia), era già emerso dopo le elezioni regionali, e non a caso torna di attualità anche ora che si ci appresta ad aprire una campagna elettorale balneare nazionale per quanto riguarda le elezioni politiche, locale per quanto riguarda la corsa al nuovo presidente della Provincia di Catanzaro (e l’appoggio alla candidatura eventuale di Paolo Mascaro dovrà passare anche dagli eventuali umori dei partiti).

Dal centrosinistra, che durante il proprio mandato amministrativo di crisi interne alla maggioranza aveva fatto questione quasi quotidiana per 10 anni, già si parla di crisi del civismo by Mascaro, paventando anche altri malumori interni al fronte opposto prossimi ad emergere tra elezioni e nuovi equilibri da trovare nel caso di assestamenti già a partire dalle commissioni (se Lorena passasse all’opposizione il rapporto di 13 consiglieri a 11 avrebbe un margine troppo risicato rispetto ai 15 a 9 iniziale), senza contare l’attuale casella vacante in giunta del sostituto dell’ex assessore Franco Dattilo (il primo cittadino ha già contattato alcuni professionisti per proporre l’incarico, qualche consigliere avrebbe preferito avere un ruolo più attivo nel percorso di selezione).

Più informazioni su