“In Italia 33% di figli dei ricchi mantiene lo status di famiglia, solo l’11% nella fascia meno agiata può salire di fascia”

Lucia Cittadino cita le borse di studio dell'Università Magna Graecia per chiedere misure simili anche al Comune

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«In base ad uno studio di Banca d’Italia emerge che chi nasce da genitori ricchi è avvantaggiato, con il 33% di possibilità di mantenere lo status sociale di famiglia. Mentre un figlio nato da genitori nella fascia reddituale più bassa ha solo l’11% di probabilità di arrivare da adulto nella fascia più alta», valuta Lucia Alessandra Cittadino, consigliere Comunale Lamezia Terme, «una grande asimmetria che va combattuta. Sento forte questa responsabilità. Ho proposto al Consiglio Comunale e alle Commissioni competenti l’istituzione di borse di studio per studenti meritevoli, attraverso l’interlocuzione con i dirigenti scolastici, ma al momento resto in attesa di ricevere risposte».

Si sostiene che «nel frattempo, stante la pubblicazione di studi con i quali è stato accertato che in epoca post pandemica il numero di ragazzi che decidono di rinunciare a proseguire gli studi per motivi economici è aumentato del 30% credo che ognuno di noi, nel suo piccolo, debba dare il proprio contributo per invertire la rotta. Ad essere determinante è anche il genere. Dai dati dello studio, emerge che la mobilità verso l’alto è maggiore per i figli maschi, a causa della scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro in Italia. Sento dunque forte la responsabilità di mettere in atto, insieme al mio movimento “Nuova Era”, tutto quanto è nelle nostre possibilità per sostenere tutti i ragazzi che si trovino di fronte alla scelta obbligata di dover rinunciare agli studi per ragioni prettamente economiche. Continueremo la nostra battaglia affinchè il Comune di Lamezia Terme dia le risposte cui i nostri giovani hanno diritto», segnalando il nuovo bando pubblicato dalla Università “Magna Grecia” di Catanzaro che erogherà borse di studio al fine di garantire il diritto allo studio. L’impegno economico comunale al momento è limitato solo all’ambito delle scuole dell’obbligo, tra obblighi di legge e risorse economiche limitate.

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