Il segretario lametino del Pd e 7 sindaci dell’hinterland chiedono nuovamente di essere ricevuti del Dg dell’Asp

Proposta suffragata anche da due consiglieri regionali, ente cui spetterebbe la competenza delle politiche sanitarie

Gennarino Masi, in qualità di segretario cittadino del PD di Lamezia Terme, di concerto con i consiglieri regionali Raffaele Mammoli ed Ernesto Alecci ed i sindaci dei comuni di Soveria Mannelli, Michele Chiodo, Platania, Davide Esposito, Cortale, Francesco Scalfaro, Martirano Lombardo, Franco Rosario Pucci, San Pietro a Maida, Domenico Giampà, Maida, Galdino Amantea e Jacurso, Ferdinando Serratore, torna a chiedere un incontro urgente alla direzione generale dell’Asp di Catanzaro.

Parlando di sindaci «responsabili, insieme all’intero consiglio comunale, della condizione di salute della popolazione del proprio territorio, a fronte dell’inarrestabile degrado della sanità lametina e del suo comprensorio», anche se gli enti locali non hanno alcun potere di deliberare in tema di organizzazione della sanità, si ci appella al D. Lgs. 229/1999 (decreto Bindi) sostenendo che «affida loro poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL», anche se le Asl non esistono più in Calabria e la legge parla della conferenza dei sindaci il cui presidente sarebbe quello di Catanzaro (in quanto capoluogo di provincia).

Si spiega che «in particolare a fronte delle gravi carenze assistenziali sia in ambito ospedaliero che territoriale, ci attendiamo che nel suddetto incontro la Direzione Generale illustri settore per settore le disfunzioni esistenti e le azioni promosse e ciò al fine di superarle nel medio e breve termine nel contesto della più generale programmazione. Tutto ciò, non per meri pregiudizi (le valutazioni in merito ad eventuali gravi ed immotivate inadempienze per inidonea o mancata assistenza spettano ad altri organi dello Stato) ma per fornire se possibile ogni fattiva collaborazione in tutte le sedi istituzionali».