Plauso di Piccioni per i bagnini che domenica hanno salvato la vita ad un uomo

Il consigliere di Lamezia Bene Comune ricorda i momenti di formazione ed i defibrillatori offerti da Calabria Protetta

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Rosario Piccioni, consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”, ricorda come «domenica scorsa, al lido “Mariny” della Marinella, i giovani bagnini del lido, intervenendo tempestivamente e con straordinaria professionalità, hanno soccorso un uomo colto da malore mentre si trovava in acqua. Grazie al successivo intervento dei medici presenti e agli operatori sanitari arrivati con l’elisoccorso, il bagnante è stato messo in condizioni di piena sicurezza e sottoposto agli accertamenti medici necessari».

Si reputa così «necessario, come cittadini in primis e poi come rappresentanti delle istituzioni, rivolgere un  grande apprezzamento e ringraziamento ai giovani bagnini dello stabilimento che, con il loro intervento immediato, hanno consentito di salvare la vita a una persona in difficoltà, scrivendo una bella pagina di solidarietà e impegno civile che lancia un messaggio  a tutta la nostra comunità: in questa fase storica, soprattutto dopo l’emergenza Covid, siamo tutti corresponsabili della vita degli altri e ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte. Un ringraziamento che ovviamente si estende a tutti gli operatori sanitari intervenuti, ai gestori dello stabilimento e ai responsabili del Consorzio che hanno messo a disposizione gli strumenti per garantire il primo soccorso al bagnante».

Piccioni allarga poi la propria analisi:«di fronte agli allarmi quotidiani lanciati dagli operatori sanitari del comparto di emergenza-urgenza di tutto l’hinterland lametino, alle prese con turni massacranti e un numero di operatori palesemente insufficiente, rispetto al quale occorre con urgenza che agli annunci del presidente Occhiuto seguano i fatti, in questi anni la nostra città, grazie in primis all’impegno dell’associazione “Calabria Cardioprotetta”, che poco più di un mese fa ha promosso una simulazione di intervento in situazione di emergenza proprio al lido dove è avvenuto l’episodio domenica scorsa, e di tanti cittadini lametini che hanno dato il loro contributo per dotare la nostra città nel giro di un anno di 5 postazioni pubbliche con defibrillatori semiautomatici, ha gettato le basi per la diffusione di una cultura della cardioprotezione che deve coinvolgere tutti: singoli cittadini, associazioni, istituzioni. Questo non significa delegare ai singoli ciò che compete alla sanità regionale, le cui urgenze restano sul tappeto e vanno affrontate, ma attivare meccanismi di corresponsabilità e amore per il bene comune. Un movimento positivo che le istituzioni locali e regionali devono supportare in ogni modo».

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