Sui fondi destinati ai tre aeroporti calabresi i sindacati chiedono una cabina di regia

Attenzione viene chiesta sull'utilizzo della rimodulazione della spesa del fondo di sviluppo e coesione da 215 milioni

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«Ieri è stato sottoscritto il contratto istituzionale di sviluppo per gli aeroporti calabresi. Un risultato importante nell’utilizzo della rimodulazione della spesa del fondo di sviluppo e coesione (215 mln) che il ministero del Sud, la Regione Calabria, Enac, Sacal e partenariato sociale hanno condiviso e definito». Lo afferma il segretario generale Cgil Calabria Angelo Sposato.

«Abbiamo chiesto come Cgil di avviare la fase operativa dell’investimento che riguarda gli aeroporti di Lamezia, Crotone e Reggio per la messa a terra dei fondi attraverso una cabina di regia istituzionale per la tracciabilità della spesa, la contrattazione d’anticipo con i soggetti attuatori e per la vigilanza sociale dell’intero investimento. È importante- sottolinea Sposato – il ruolo della Governance della Zes che incontreremo giovedì 6 ottobre per orientare politiche di investimento infrastrutturale ed industriale».

«Sanità, infrastrutture, lavoro, Zes, ambiente e territorio – conclude il segretario – sono gli asset strategici della vertenza Calabria. Continueremo con impegno in questa direzione».

‘Volare Calabria’ illustrato dal presidente della Regione e dall’amministratore unico di Sacal

«L’incontro avuto, da remoto, con il presidente Occhiuto, il Ministro Carfagna e l’Agenzia coesione territoriale per parlare del Contratto istituzionale è l’ennesimo passo compiuto verso il rilancio degli aeroporti calabresi. Intanto, dobbiamo dire con chiarezza che apprezziamo l’utilizzo del Cis come strumento acceleratore della spesa per quanto riguarda il Fondo sociale di coesione 14/20. Per noi, infatti, imprimere una spinta decisa alla spesa sui Fondi di coesione è un fattore importante che deve preludere ad un’azione di investimento efficace di tutte le risorse europee messe a disposizione della Calabria. Riteniamo importante, poi, il fatto che il Contratto istituzionale di sviluppo non venga inteso come uno strumento utile a svuotare il cassetto dei Comuni dentro il quale sono stati riposti progetti ancora inevasi o di difficile realizzazione». E’ quanto si legge in una nota Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria.

«Siamo convinti, ancora, che per il rilancio della Calabria sia necessario concentrare le risorse su asset strategici ben determinati, senza dissipare gli stessi in mille rivoli che sanno di clientela e nulla più – si legge nella nota – Il Contratto istituzionale di sviluppo “Volare” si muove in questa direzione e concentra le proprie attenzioni su un settore strategico per la ripartenza della nostra regione qual è quello del trasporto aereo. Il provvedimento, stanziando 215 milioni di euro, – prosegue la nota – si muove in direzione del rilancio dei tre scali calabresi. Adesso, però, inizia il cammino più difficile. Da oggi sarà necessario attivare un’azione di verifica costante della tabella di marcia in riferimento alla fase di attuazione del Contratto istituzionale di sviluppo sottoscritto a Roma. Per questo siamo convinti che sia necessario dare vita ad una cabina regia che, con il coordinamento dal presidente della giunta regionale, si attivi per monitorare il corretto andamento della spesa all’interno del Cis Calabria e abbia come primo obiettivo quello di verificare che le risorse siano spese in una logica di complementarietà con gli altri fondi europei».

«Alla cabina di regia, ancora, spetterà il compito di analizzare gli impatti occupazionali degli interventi messi in campo per la Calabria, al fine di ricercare e dare corpo ad una occupazione di qualità, che rispetti gli standard di sicurezza, garantisca la parità di genere e sia messa al riparo da azioni illegali e appetiti lontani dalla legge. Insieme alla cura di questi aspetti, poi, la cabina di regia sarà chiamata ad incidere sulla filiera del subappalto ed esercitare la giusta sorveglianza sociale, nella convinzione che il Contratto istituzionale di sviluppo sia importante e strategico e debba essere portato a termine. Ribadiamo, infine, – conclude – che per il rilancio del settore aeroportuale calabrese siano importanti gli investimenti infrastrutturali, ma sia necessario il riconoscimento della continuità territoriale e l’adozione da parte di Sacal di un piano che non metta in concorrenza i tre scali calabresi ma li faccia lavorare in complementarietà».

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