Invito ad “Amarsi per Amare” come prevenzione nel campo della violenza di genere

Occasione utile per ribadire le risorse presenti nella realtà lametina per supportare le donne vittime di violenza

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Si apre con un applauso per le proteste in essere da parte delle donne iraniane ed un ricordo di Saman Abbas, la ragazza di famiglia pakistana che potrebbe essere stata uccisa dai propri familiari secondo le indagini avviate, l’incontro nella Sala “Giovanni Paolo II” dell’ex seminario vescovile di Lamezia Terme nell’ambito delle iniziative finalizzate a contrastare la violenza sulle donne organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Lamezia Terme insieme alla Presidenza del Consiglio, all’Associazione Le Città Visibili e in collaborazione con la Pastorale per la Salute della Diocesi.

Filo rosso è il titolo, “Amarsi per Amare”, rimarcato anche da Annalisa Spinelli e Lucia Cittadino, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Pari Opportunità, nel sottolineare anche l’importante presenza di Marco Santilli, psicopedagogista, professore dell’Università di Chieti, la cui relazione è stata seguita da quelle di Caterina Ermio, primario del reparto di Neurologia e referente del Centro Antiviolenza Demetra; Luciana De Fazio, psicologa dell’Associazione Per Te; Aldo Rubino, Comandante del Corpo di Polizia Municipale; Vincenzo Failla, referente Fijlkam.

Si è parlato così nell’intervento di Santilli del concetto di autostima, nella sua accezione di “consapevolezza dell’essere nell’aggressività delle relazioni contemporanee”, riconoscendo nella disistima il disvalore, declinato sia al maschile che al femminile, su cui si innestano molti episodi di violenza che secondo il docente non di rado si fa fatica anche ad inquadrare come tali.

Occasione utile anche per ribadire le risorse presenti nella realtà lametina per supportare le donne vittime di violenza, sull’entità del fenomeno e sulla possibilità di seguire corsi di autodifesa, come strumento per accrescere la propria autostima.

Si è parlato anche del ruolo del sistema formativo scolastico nel formare un pensiero che sia rispettoso, ma il parlamentare Domenico Furgiuele precisa subito che «non si parla né di educazione sessuale né di genere, ma di rispetto contro l’idea di prevaricazione e violenza» ricordando come l’omicidio di Adele Bruno sia ancora vivido ricordo nella comunità lametina, anche se la sala sebbene gremita non veda molti giovani presenti con per lo più pubblico femminile.

Il sindaco Paolo Mascaro parla invece di una sfida diversa, una «battaglia culturale lunga ma che si può vincere quella contro la violenza che sia fisica o psicologica, anche con l’importanza di guardare all’amore a 360 gradi verso il prossimo, verso ogni persona».

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