Marco Ammendola si unisce al coro di lamentele sulla pulizia di verde e strade tralasciando gli atti amministrati

Unendosi al lungo refrain di interventi di lamentela che non tengono conto degli atti e norme amministrative, anche Marco Ammendola di Lamezia Bene Comune si lancia nelle rimostranze di «strade e marciapiedi nel degrado più totale; ci sono aree della città in totale abbandono, tipo la zona sud di Nicastro, la Zona Savutano, e le Zone di San Pietro Lametino, di Gabella e altre zone collinari della città. I pericoli sono molteplici: dall’alta velocità in alcune aree citate, ai marciapiedi che sono stati divelti dalle radici degli alberi e dalla erbacce, li è impossibile per un pedone non stare in mezzo alla strada con un pericolo per la propria incolumità», ma nell’ultimo anno in tal senso sono stati avviati gli interventi sia su via Colombo e via Leonardo da Vinci.

Completati i lavori di rifacimento dei marciapiedi di via Cristoforo Colombo affidati quelli su via Leonardo Da Vinci

Si lamenta inoltre «in altre zone l’assenza di marciapiedi e le voragini in mezzo alla strada, che conferiscono pericolo per pedoni e automobilisti; infine ci sono zone della città abbandonate totalmente all’incuria e al degrado, con le persone che ci abitano e vivono infuriate di tutto ciò».

La Lamezia Multiservizi avvia i lavori di pulizia da erbe infestanti di marciapiedi e cordoli stradali

Sebbene si riesca ad elencare problemi senza cause o soluzioni, si parla di «una segnalazione costruttiva, ogni abitante di Lamezia Terme merita gli stessi servizi e trattamenti, non ci devono essere aree di Serie A o di Serie B, tutti meritano la stessa dignità in quanto esseri umani, soprattutto viste le tasse sempre più onerose». Se non fosse che il Comune di Lamezia Terme in quanto in piano di riequilibrio i tributi non può rivederli più di tanto, e la Tari viene calcolata sul costo del servizio reale, tra cui anche la pulizia delle strade da parte della Lamezia Multiservizi che da quest’anno ha avuto anche l’incarico della manutenzione del verde (al momento per i mesi estivi, una volta che saranno concluse le procedure burocratiche per due anni). «L’ordinaria amministrazione non deve diventare straordinarietà, confido nella responsabilità dell’amministrazione comunale e del consiglio comunale per la risoluzione di questi gravi problemi», conclude Ammendola, ma gli atti amministrativi sono già esistenti, i problemi son quelli economici e di personale, oltre che di rispetto delle norme da parte dei cittadini (vedi verde privato che ricade sul suolo pubblico).