Per Piccioni la Lega da fuori il consiglio sfiducia Mascaro appoggiando il ritorno alle urne nel 2024

Prosegue l'elenco di comunicati stampa politici nell'ambiente lametino di maggiore appeal per i diretti interessati che per i cittadini, data anche l'idiosincrasia nel valutare gli atti amministrativi al posto di seguire il trend comunicativo del momento.

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Prosegue l’elenco di comunicati stampa politici nell’ambiente lametino di maggiore appeal per i diretti interessati che per i cittadini, data anche l’idiosincrasia nel valutare gli atti amministrativi al posto di seguire il trend comunicativo del momento.

Così dopo gli attacchi da parte di parte del centrosinistra locale, la replica da parte della Lega cittadina, Rosario Piccioni di Lamezia Bene Comune torna sul “ragionamento politico” per sostenere che «la Lega disconosce l’amministrazione Mascaro e ammette candidamente che – a detta loro – nonostante il presunto encomiabile zelo del loro parlamentare, passi avanti sulla situazione Rom a Lamezia non ce ne sono stati. In altri termini, quelli della Lega vorrebbero far credere ai cittadini che il loro parlamentare sta facendo di tutto e di più mentre a Lamezia l’amministrazione è ferma. Anzi, per dirla con le loro parole, “non trovano riscontro nelle politiche di governo territoriale”. E allora viene da porsi diverse domande. Come si concilia questa posizione della Lega cittadina con il fatto che, come tutti sanno, la consigliera Antonietta D’Amico, autorevole esponente della Lega da diversi anni, è non solo componente della maggioranza che sostiene Mascaro ma addirittura è presidente della commissione consiliare che si occupa di questioni sociali e sanitarie e quindi anche direttamente della problematica Rom? Come si concilia la presa di distanza della Lega dall’amministrazione Mascaro se da tempo, Mascaro da una parte e Furgiuele dall’altra, vanno vantandosi della loro “collaborazione istituzionale per il bene della città”? Ci sono risultati concreti che i cittadini di Lamezia oggi possono toccare con mano di questo asse “Lega/Mascaro” per il bene della città?»

Ci sarebbero gli atti amministrativi (ordinanze, delibere di giunta, piano delle opere pubbliche), e le riunioni di commissione in cui più volte si è parlato di come sia tutto rallentato da parte della carenza di organico. Temi che però non possono essere inseriti nella campagna elettorale, e lo stesso Piccioni parla di «dato politico più importante da sottolineare: è già iniziato il fuggi fuggi dall’amministrazione Mascaro. In odore di campagna elettorale, la Lega cerca di rifarsi una verginità politica scaricando Mascaro. Dimenticando che i cittadini sanno bene che Mascaro e la Lega in questi anni hanno camminato a braccetto!!! I cittadini non sono così distratti come la Lega pensa: negli ultimi anni abbiamo avuto un ministro degli interni della Lega, un parlamentare lametino dello stesso partito, oggi la Lega governa in Italia, in Calabria e a Lamezia. Le sirene della propaganda e delle soluzioni facili durano il tempo di una campagna elettorale».

Campagna elettorale di cui lo stesso esponente di centrosinistra fa riferimento, ma parlando di «“pre-sfratto” dell’amministrazione Mascaro. Se la scadenza naturale della consiliatura è a maggio 2025, perché nell’ultima nota la Lega parla di campagna per le primarie del centrosinistra? La Lega ha per caso intenzione di accelerare la fine dell’amministrazione Mascaro e andare a votare nella primavera del 2024? Se è così, sappiano che noi ci siamo perché, come Lamezia Bene Comune, siamo i primi a voler liberare Lamezia non solo da questa fallimentare amministrazione ma anche dall’ipocrisia di una Lega che continua a prendere in giro i cittadini fingendosi “di lotta e di governo” a fasi alterne: di lotta quando le cose non vanno, di governo quando c’è da fare annunci e promesse. E invece tutti sanno chiaramente che la Lega governa a Lamezia, alla Regione e Roma. I risultati li giudicano e li giudicheranno i cittadini lametini».

La Lega alle elezioni precedenti avrebbe dovuto sostenere Ruggero Pegna, e non ha ad oggi un gruppo consiliare formato, ma le cose cambiano a distanza di anni tranne i discorsi politici la cui attrattiva si registra con l’astensione in aumento.

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