Associazioni di utenti non confidano nei dati di Goletta Verde ed Arpacal sulla qualità del mare lametino

Anche se un bagnante che vede il mare sporco non ha un laboratorio chimico portatile per determinare l'inquinamento ambientale, si lamenta un'inerzia delle istituzioni

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Anche per Goletta Verde il mare lametino non ha problemi di inquinamento rimanendo fuori dal 58% delle acque campionate non in regola, ma per Anna Rosa, dell’”Associazione Pinetamare insieme” impegnata, all’interno del gruppo “Uniti per il Golfo di S. Eufemia”, nel contrasto all’inquinamento marino, «sin dai primi giorni della stagione estiva il mare sporco evidenziava che di tutti gli interventi strutturali annunciati dalla politica, nulla era stato realizzato. Il necessario e urgente efficientamento degli impianti depurativi, evidentemente, non è stato mai avviato o comunque portato a termine, laddove sono arrivati, se sono arrivati, quei finanziamenti annunciati dalla Cittadella».

Affidamento diretto per i lavori di adeguamento dei depuratori di Acquafredda e Miglierina

Se gli atti amministrativi hanno i tempi della burocrazia, dalla Regione sono arrivate in ultimo le reprimende ai Comuni, la la Rosa si interroga: «i sindaci delle varie comunità montane e costiere , a cui si era chiesto di fare una mappatura precisa del territorio, censendo tutti i nuclei abitativi e ricreativi, che, qualora non siano collettati alla rete fognaria, scaricano direttamente al mare, cosa hanno realmente fatto? E dei corsi d’acqua che andavano percorsi e attenzionati, presidiati, per capire realmente da dove provenissero gli scarichi, chi se ne è occupato? Nessuno», anche se l’ordinanza di Occhiuto riguardava solo le amministrazioni costiere.

Mare sporco, gli obblighi dei Comuni secondo l’ordinanza del presidente della Regione Occhiuto

Si punta il dito anche contro le istituzioni, che in realtà non mancano nei controlli, accusando che «confidando che prima o poi avvenga al più presto qualche arresto per reato ambientale, continuiamo, non senza una certa noia e rabbia , a leggere di campionature di Arpacal a cui, dinanzi allo scempio ambientale a cui si assiste, nessuno più dà credito, soprattutto assistendo al triste spettacolo di poveri bagnanti costretti a fuggire dalle spiagge», anche se un bagnante che vede il mare sporco non ha un laboratorio chimico portatile per determinare l’inquinamento ambientale.

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