Da giugno nuova area partenze al posto della tensostruttura nell’aeroporto lametino

Nel primo blocco nuovi gate, accettazione e sala ristorante. La presentazione in cantiere del presidente Occhiuto e dell’amministratore unico Franchini

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Un presidente Occhiuto sempre più attratto dalle rotte aeree internazionali ha, visivamente compiaciuto, presentato l’avanzamento dei lavori della nuova aerostazione di Lamezia Terme, a pochi giorni dall’avvio dei nuovi slot di RyanAir da Reggio Calabria.

Generico aprile 2024

Con lui l’amministratore unico della società di gestione degli aeroporti calabresi, la Sacal di ormai lunga memoria, rinfrescata e rimodernata con la baldanza abituale che il presidente ha imposto alla azione sua e della giunta. Due i momenti salienti della presentazione: il primo on the air, tutti i giornalisti e gli operatori di ripresa con caschetto bianco anti botta e giubbetto catarifrangente in caso di smarrimento nella nebbia; il secondo in mise normalizzata nella room al primo piano dell’aerostazione, anche oggi, lunedì di mezzo ai ponti, stracolmo di gente in arrivo e in partenza.

Il primo lotto di lavori, il primo blocco, come l’hanno definito Occhiuto e Franchini, sarà ultimato entro giugno, costerà alla fine 5 milioni di euro derivanti dai Contratti istituzionali di sviluppo. Sono tanti soldi per una struttura destinata all’accoglienza dei turisti, al loro arrivo e alla loro partenza, e alla sala bar e ristorante. Il tutto con architetture leggere che danno l’idea del lieto fluttuare del volo e rendono anche olfattivamente profumi e sentori tipici della Calabria, con piante e grandi pannelli evocativi del paesaggio. L’effetto complessivo ricercato è la luminosità degli ambient, così come articolare attenzione è stata dedicata all’agilità delle strutture, alla loro snella linearità, all’utilizzo sostenibile delle materie prime.

Aeroporto Lamezia interno

Ma sono soldi ben spesi, a parte per il migliore e più funzionale utilizzo, anche per il risparmio che ne consegue rispetto alla sistemazione attuale: “Questo blocco – ha detto Occhiuto –sostituirà la tenda di adesso e darà la possibilità di nuovi gate necessario all’aumento del numero dei voli che stiamo attuando. Per quella tenda la Sacal, pagava da anni 19.000 euro al mese, più di 220.000 euro all’anno attuando tra l’altro un modo sbagliato di presentare la Calabria. Abbiamo deciso di cominciare i lavori da questo primo blocco, mentre contiamo di concludere l’intero rifacimento di tutti gli aeroporti entro la fine della legislatura”.

La presentazione è poi proseguita in sala con i rendering di ciò che saranno gli scali di Lamezia e di Reggio Calabria. “Daremo dignità all’intera infrastruttura – ha riferito l’amministratore unico Marco Franchini – e la valorizzeremo come mai in passato. Questo spazio alla fine di giugno, ingegnerizzato, sarà utilizzato come gate di imbarco e come multiservizio. Il presidente Occhiuto ci ‘stressa’ continuamente sui tempi, ma ce la faremo, quando occorre tenere conto che abbiamo perso molto tempo per le autorizzazioni e abbiamo superato tutte le difficoltà con l’orgoglio tipico delle imprese calabresi”.

In sede di conferenza Roberto Occhiuto ha ricordato le vicende amministrative della Sacal, che 30 mesi fa, al momento del suo insediamento, era passata in mano ai privati. Ora la società è saldamente in mano pubblica, con nuovi accordi con diverse società di voli, alcuni già conclusi altri di prossima pubblicità, mentre diverse le soluzioni in esame per consentire di aprire il nodo di collegamento con la stazione ferroviaria che dista solo 800 metri.

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