“Luci e ombre dell’Autonomia differenziata” sabato alle 18 nel Chiostro di San Domenico

L’iniziativa coincide con la fase cruciale e conclusiva dell’iter parlamentare del cosiddetto “disegno di legge Calderoli”.

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Luci e ombre dell’Autonomia differenziata: se ne discuterà sabato a Lamezia Terme alle 18 nel Chiostro di San Domenico per iniziativa dell’Ande, l’associazione nazionale donne elettrici. L’iniziativa coincide con la fase cruciale e conclusiva dell’iter parlamentare del cosiddetto “disegno di legge Calderoli”.

Dopo l’introduzione di Mariannina Scaramuzzino, presidente della sezione Ande di Lamezia, sono previsti i saluti istituzionali del sindaco della città, Paolo Mascaro ed Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria.

Poi gli interventi di Annarita Trotta, ordinaria di Economia Finanziaria dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e Sandro Mazzitelli, docente di Diritto Pubblico all’Unical che discuteranno con Rosella Cerra e Roberto Longo, autori del saggio “34% La storia di una legge per il Sud- La questione meridionale a Bruxelles”. I lavori dell’iniziativa saranno moderati da Silvia Gulisano, vicepresidente dell’Ande-Lamezia e conclusi dall’intervento della Presidente nazionale dell’Ande, Marisa Fagà.

L’iniziativa delle esponenti lametine dell’Associazione nazionale donne elettrici, si svolge “in coincidenza con la fase finale del percorso parlamentare della Legge Calderoli. Dopo l’approvazione del Senato è arrivato infatti anche il via libera della Camera. Passaggi che preludono all’approvazione definitiva della legge i cui effetti non sembrerebbero indolori. Molti già esultano ma permangono tanti i dubbi e altrettante le perplessità. I propugnatori della legge sostengono che per il Paese si tratta di una grandissima opportunità di crescita. I contrari e i perplessi temono invece che se l’Autonomia diventasse realtà, come prefigurata, si correrebbe il rischio che non solo diventi incolmabile la distanza tra il Nord e il Sud, ma addirittura che l’Italia sia divisa in tante piccole repubblichette”.

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