“Dati statistici vanno nella direzione di rendere l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme “stagionale”

Lamenta Rosario Piccioni, consigliere comunale "Lamezia Bene Comune", contestando Sacal, Regione e Comune.

Più informazioni su

«Tutti i dati statistici vanno nella direzione di rendere l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme un aeroporto “stagionale”: in questo senso la politica di Occhiuto e Franchini appare davvero scellerata perché sta dilapidando un patrimonio non solo regionale ma nazionale», lamenta Rosario Piccioni, consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”, anche se già a febbraio si era trattato il tema di come i flussi di traffico fossero ciclici.

Passeggeri che non diventano clienti secondo alcuni commercianti dell’aeroporto lametino

Sui lavori avviati in aeroporto Piccioni contesta che «quella che si vede nelle immagini tanto sbandierate non è la nuova aerostazione che è quella che Lamezia attende ormai da tanto tempo. I lavori che si stanno realizzando nello scalo lametino riguardano l’area di imbarco passeggeri che sarà utilizzata per sostituire quell’”orribile capanna” (definizione dello stesso Occhiuto) che abbiamo visto negli ultimi anni, ma non hanno nulla a che vedere con la vera opportunità di rilancio dell’aeroporto di Lamezia, che è invece la nuova aerostazione di cui ancora non si sa molto», anche se le schede e la progettazione sono state approvate da Invitalia, dopo essere state presentate all’interno degli interventi dei Cis Volare.

Il rinnovamento dei tre aeroporti calabresi, e far tornare i dipendenti Sacal orgogliosi i buoni auspici di Franchini

Il consigliere poi riprende il concetto di passeggeri che non diventano clienti e delle politiche societarie, chiedendo conto ad Occhiuto e Franchini: «piuttosto che fare video sui social farebbero bene a girare in mezzo agli esercenti dell’aeroporto e ad ascoltare il grido di dolore e sofferenza delle attività commerciali che vivono una situazione di grande difficoltà ormai da mesi con una pesantissima contrazione delle vendite; e ancora farebbero bene ad occuparsi della situazione dei lavoratori Sacal costretti dal management a guida Franchini a un regime militaresco di silenzio per non “disturbare il manovratore” e ad un clima di grande tensione con preavvisi di licenziamento e procedimenti disciplinari all’ordine del giorno che stanno creando un’atmosfera inconciliabile con lo svolgimento dell’attività lavorativa. Addirittura ci risulta che 2 lavoratori siano stati costretti a ritirare la tessera sindacale che avevano da poco sottoscritto. Per non parlare poi della discutibile procedura di selezione del nuovo Direttore Commerciale che per tempi e caratteristiche fa pensare a qualcosa di cucito su misura per qualcuno».

Tornando su Lamezia si chiama in causa anche il sindaco poiché «da ormai due anni, per chiara volontà di Occhiuto, la Sacal non ha un consiglio di amministrazione che possa far contare il peso dei diversi enti coinvolti nella gestione ma ha messo in mano tutti i poteri ad un amministratore unico che risponde solo al presidente Occhiuto. E l’amministrazione Mascaro non dice una parola. Come non dice una parola sulle difficoltà di attività commerciali e lavoratori, su scelte che si stanno rivelando penalizzanti per l’aeroporto di Lamezia, sui ritardi del progetto nuova aerostazione». La Sacal però non è una partecipata su cui il Comune ha un controllo diretto, ma una società per azioni diversa il cui scopo dovrebbe essere quello di produrre utili tramite i servizi attorno al trasporto aereo.

Più informazioni su