Per Cotticelli l’inserimento dell’ospedale lametino nell’azienda sanitaria di Catanzaro sarebbe un suicidio

Il  Coordinamento 19 Marzo ricorda al sindaco di Lamezia la piattaforma di servizi richiesti all'Asp di Catanzaro

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    L’ingresso del “Giovanni Paolo II” all’interno della nuova azienda sanitaria di Catanzaro non convince neanche il commissario ad acta al Piano di rientro, Saverio Cotticelli, che nelle dichiarazioni riportate dalla Gazzetta del Sud reputa sia «sotto gli occhi di tutti che l’inserimento dell’ospedale di Lamezia Terme nell’Azienda unica va a complicare le cose. L’integrazione doveva riguardare solo Pugliese-Ciaccio e Mater Domini», sposando l’ipotesi che il Governo impugni la legge anche alla luce delle dichiarazioni offerte tanto da esponenti locali della Lega che del Movimenti 5 Stelle. Cotticelli reputa che «in commissione non si è parlato di Lamezia», mentre «la legge approvata dall’Aula, invece, sarebbe un suicidio per Lamezia», contestando così la tenuta della linea portata in discussione dall’unico consigliere comunale del lametino presente, Scalzo.
    La legge, pubblicata ieri sul Burc ed entrata oggi in vigore, cita l’ospedale della città della piana una sola volta, nel quarto comma dell’articolo 1, specificando che «in attesa del complessivo riordino organizzativo del sistema delle aziende del servizio sanitario regionale, il protocollo d’intesa di cui al comma 3 prevede l’integrazione del presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Lamezia Terme con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini-Pugliese Ciaccio”».
    Sullo stesso argomento si è tenuto ieri pomeriggio un incontro tra il Coordinamento 19 Marzo ed il sindaco Paolo Mascaro. Se il comitato ha sottolineato nuovamente le proprie perplessità, contrapposte invece alla spinta avuta da altre sigle civiche, Armando Cavaliere ha voluto ricordare che «devono restare fermi gli impegni assunti, insieme ai tanti Sindaci (o loro delegati) dell’hinterland nel Luglio 2017 in quella Piattaforma di rivendicazione, di cui si sta vedendo la realizzazione (a breve verrà inaugurato anche il Centro di Salute Mentale su Colle Sant’Antonio), e che la fusione non dovrà assolutamente fermare l’apertura del reparto di Neurologia piuttosto che del servizio di Emodinamica, ad esempio per il solo fatto che si hanno già a Catanzaro. I punti contenuti in quel documento sottoscritto dai primi cittadini dovranno essere rispettati da quel quadro di cui la nuova legge è cornice. Certo, il tutto aspettando anche cosa vorrà fare il Governo rispetto alla legge regionale considerato che, almeno dalle dichiarazioni dei Parlamentari, non si può escludere una ‘impugnazione’ di quest’ultima che, già a prima vista, pare mostrare alcune illegittimità anche al Coordinamento».
    Attualmente l’ospedale lametino rimane sotto competenza dell’Asp di Catanzaro, e dopo il commissariamento ieri di quella di Reggio Calabria si attende l’esito dell’istruttoria anche per quella dell’istmo, la cui commissione d’accesso si è insediata ad inizio dicembre.
    g.g.

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