«Il Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, come  luogo centrale della Calabria, deve diventare il Centro d’eccellenza per la traumatologia»

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Mario Oliverio nel corso della conferenza stampa, che si è svolta oggi nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro

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    «Con la delibera di Giunta regionale 115, approvata lo scorso 2 aprile, si sancisce di fatto l’avvio dell’iter per la sottoscrizione del nuovo Accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari nella regione Calabria. L’importo complessivo degli interventi programmati ammonta a circa 702 milioni di euro e ci consentiranno di portare la sanità calabrese al pari delle altre Regioni». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Mario Oliverio nel corso della conferenza stampa, che si è svolta oggi nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, durante la quale il delegato della sanità Franco Pacenza e il dirigente regionale di settore del Dipartimento presidenza Pasquale Gidaro hanno illustrato nel dettaglio gli interventi previsti nell’Accordo programma integrativo straordinario che stabilisce gli obiettivi del Patto per la Calabria per i nuovi ospedali di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria e per la ristrutturazione dell’ospedale di Crotone e Lamezia Terme. All’incontro con i giornalisti era presente anche il consigliere regionale, presidente della commissione consiliare sanità, Michele Mirabello.
    «In una prima fase di applicazione dell’articolo 20 – ha specificato Oliverio – la Regione, con deliberazione del Consiglio Regionale, ha programmato la realizzazione di 142 interventi ripartiti tra ospedali, residenze sanitarie, servizi generali, servizi territoriali, comunità terapeutiche, case famiglia, alloggi protetti e acquisto di tecnologie, per un importo complessivo di 211 milioni di euro, di  cui oltre 198 milioni a carico dello Stato. Nella seconda fase del programma nazionale straordinario ci sono state assegnate altri 635 milioni di euro. Ora, complessivamente sono già state programmate risorse per circa 377 milioni di euro da destinare alla realizzazione di 4 nuovi ospedali, alla messa in sicurezza del presidio ospedaliero Jazzolino di Vibo Valentia e al potenziamento funzionale e innovazione tecnologica delle tre Aziende ospedaliere di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, per complessivi 15 provvedimenti. Inoltre – ha spiegato ancora il presidente della Regione – nel programma degli interventi è stabilito uno specifico stralcio programmatico comprendente i 3 interventi nella città di Catanzaro, la cui concreta attuazione è subordinata alla conclusione del processo di accorpamento tra l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e l’Azienda ospedaliero-Universitaria Mater Domini, sancito con l’approvazione all’unanimità dal Consiglio regionale della legge 6/2019. Contemporaneamente per Catanzaro abbiamo voluto destinare 40 milioni per la realizzazione della Cittadella della salute anche per non svuotare la città capoluogo della Calabria di servizi sanitari territoriali, essenziali per i cittadini e anche per la deospedalizzazione delle cure primarie. Nel quadro programmatico complessivo è previsto anche l’ampliamento del nuovo ospedale Morelli di Reggio Calabria, strategico per le finalità della Regione, che non prevede l’utilizzo di risorse dell’articolo 20 della ma rientra nei piani triennali di investimento dell’Inail e sul quale è stata già aggiudicata la progettazione esecutiva. Naturalmente non ci siamo dimenticati dell’ospedale di Locri per il quale sono disponibili 14 milioni di euro ed è stata già avviata la progettazione».
    Oliverio ha anche ricordato che «per quanto riguarda l’adeguamento e il potenziamento dell’ospedale di Lamezia Terme e  di Crotone le rispettive Aziende sanitarie provinciali hanno redatto ed approvato specifici studi di fattibilità nei mesi di agosto e settembre 2018, mentre per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza e della Cittadella della salute di Cosenza la Regione ha affidato la redazione di uno specifico studio di fattibilità, dei cui esiti ha deliberato la Giunta regionale nel mese di ottobre 2018». 
    Il Giovanni Paolo II di Lamezia Terme secondo Oliverio «come  luogo centrale della Calabria, deve diventare il Centro d’eccellenza per la traumatologia», anche se la stessa Regione ha posto l’ospedale lametino all’interno della nuova azienda sanitaia catanzarese e non più nell’Asp di Catanzaro, versione cui si è opposto sia il commissario Cotticelli che esponenti politici della maggioranza di Governo.
    «Per le nuove strutture della rete ospedaliere calabrese previste dal programma – ha infine affermato con forza il presidente Oliverio – dobbiamo partire con il piede giusto ed evitare di frenare l’iter procedurale. Su questo lavoreremo con impegno e professionalità perché questo – ha rimarcato – è ciò che è di competenza della Regione. Per le altre funzioni sanitarie fondamentali ricordo che  è dal 2010 che fanno capo al Governo nazionale attraverso i suoi commissari. Questa linea è fallita. Dopo tanti anni ancora siamo in regime di Piano di rientro dal debito sanitario. Lo abbiamo ribadito anche ieri in sede di Conferenza i presidenti delle Regione chiedendo di ripensare all’esperienza dei commissariamenti per non espropriare le Regioni da quello che compete loro per Costituzione. Le Regioni in difficoltà abbiamo chiesto di essere accompagnate nel percorso di risanamento e di non essere espropriate nelle funzioni istituzionali e costituzionali. Pertanto, con  questo programma di interventi che abbiamo messo in piedi siamo certi di riuscire ad avere in Calabria prestazioni in termini di qualità, di sicurezza ed efficienza al pari delle altre Regioni».
    Franco Pacenza si è soffermato sulle ricadute degli interventi sul sistema sanitario regionale ribadendo che «l’attuazione del programma contribuirà a migliorare, a partire dagli ospedali Hub, l’offerta sanitaria regionale dal punto di vista funzionale, strutturale, impiantistico e tecnologico.  Infatti – ha sottolineato – una volta realizzato il programma la Calabri potrà contare su  due nuove strutture ospedaliere, quella di Cosenza e quella di Catanzaro (oltre naturalmente a quella di Reggio Calabria che sarà realizzata con fondi Inail), conformi ai più recenti standard ospedalieri nazionali, dotate di nuove tecnologie in grado di ridurre le liste di attesa e di migliorare il processo diagnostico e terapeutico. Inoltre – ha concluso Pacenza – la contestuale dismissione e riconversione degli edifici attualmente esistenti, per i quali non sono tecnicamente ed economicamente sostenibili interventi di adeguamento alle norme vigenti, permetterà la realizzazione a Cosenza e a Catanzaro di una Cittadella della salute che consentirà di riorganizzare i servizi territoriali delle rispettive città in un unico luogo con conseguenti vantaggi in termini economici, organizzativi e di offerta sanitaria».

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