«Centro di Traumatologia, questa volta i fatti possono e devono arrivare in tempi brevi»

Ancora una volta le 4 sigle civiche Comitato salviamo la sanità del Lametino, Tribunale dei diritti del malato, Comitato Malati Cronici, Comitato 4 gennaio torano sulla richiesta del Trauma Center a Lamezia Terme

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    Ancora una volta le 4 sigle civiche Comitato salviamo la sanità del Lametino, Tribunale dei diritti del malato, Comitato Malati Cronici, Comitato 4 gennaio torano sulla richiesta del Trauma Center a Lamezia Terme sfruttando l’assist del presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, anche se dal Governo il nuovo blocco del turn over ed i “rapporti non ottimi” con la Regione non fanno sperare il meglio.
    «Da un mese a questa parte, sia in sedi istituzionali (intervento in Consiglio Regionale a favore della legge sull’azienda unica ospedaliero universitaria) che pubbliche (conferenza stampa di Giovedì 4 Aprile), il Presidente Oliverio sta ripetendo che nell’integrare il nostro ospedale nella nuova azienda unica bisogna assegnargli la funzione di Centro di Traumatologia. Gliene diamo volentieri atto e continueremo a stimolarlo affinché alle sue parole (che alle nostre orecchie suonano musica) seguano fatti concreti», scrivono le sigle, «e questa volta i fatti possono e devono arrivare in tempi brevi. La legge istitutiva dell’azienda unica prevede infatti che entro 90 giorni dalla già avvenuta sua pubblicazione sul BUR Calabria tra il Presidente della Regione, il Rettore dell’Università di Catanzaro e il Commissario al Piano di Rientro venga concordato e stipulato un Protocollo di Intesa con cui definire ruoli ed attribuzioni degli ospedali Pugliese-Ciaccio, Mater Domini e Giovanni Paolo II. Sarà dunque questa la sede in cui mettere nero su bianco l’attribuzione al nostro ospedale di quella funzione di Centro di Alta Specializzazione di cui la Rete Politrauma calabrese è attualmente priva».
    Per le sigle «si tratta di un momento cruciale per dare risposte di qualità alla domanda di salute di tutti i calabresi e contestualmente per migliorare, rilanciare e riequilibrare le funzioni sanitarie nell’area centrale della Calabria. Un momento nel quale tutte le energie sane e le classi dirigenti della nostra città devono mostrarsi all’altezza della situazione e proporsi unitariamente di raggiungere un obiettivo che non è mai stato scontato. Noi, che in questi anni abbiamo voluto indicare la strada dell’unità su obiettivi civici concreti, invitiamo tutti a rinunciare alle polemiche, ai contrasti, alle divisioni preconcette, perché il traguardo si può e si deve raggiungere, ma la gara vera inizia adesso. Almeno per questa volta impariamo dagli altri a non cercare primogeniture e ad unirci invece, al di là degli schieramenti elettorali, nell’obiettivo di dare un ruolo regionale ed importante a quella che è una delle migliori infrastrutture sanitarie calabresi e che, ciononostante, ha patito in questi anni un lento ed inesorabile declino».

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