Sanità nel lametino, ontinuano i “bollettini dal fronte” dei comitati civici per quanto riguardano gli ospedali

Oggi il comitato 19 marzo ha incontrato in Regione il commissario Cotticelli, stesso destinatario insieme alla triade commissariale aziendale di una nuova missiva da parte di quello Pro Ospedale del Reventino.

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    Dopo il commissariamento dell’Asp di Catanzaro per infiltrazioni mafiose, continuano i “bollettini dal fronte” dei comitati civici per quanto riguardano gli ospedali del lametino. Oggi il comitato 19 marzo ha incontrato in Regione il commissario Cotticelli, stesso destinatario insieme alla triade commissariale aziendale di una nuova missiva da parte di quello Pro Ospedale del Reventino.

    «Avendo constatato che giunti al mese di settembre il servizio vaccinale non è stato ancora ripristinato (cosa che negli altri anni era già attuato, seppure in maniera settimanale poi, quindicinale, poi mensile), nonostante molte madri ci abbiano personalmente contattati, e a cui non siamo stati in grado di evadere risposta alcuna, abbiamo scritto una mail in data 16 settembre al responsabile del Dipartimento Prevenzione De Vito, il quale al momento non ha risposto alle nostre osservazioni. Siamo venuti a conoscenza che i registri relativi a questa prevenzione sono stati asportati dagli uffici del territorio, cosa che ci ha messo in apprensione», spiega il Comitato, «il servizio di radiologia è privo di qualsivoglia figura medica, fatto che non consente di poter adire per i pazienti “esterni” e anche dei ricoverati in Medicina, delle prestazioni professionali del radiologo. Sono centinaia, se non migliaia le richieste per semplici RX, Ecografie o Tac, sia craniche che toraciche. Si rammenta che dal maggio scorso, due volte a settimana nel turno mattiniero 8 – 13 in ospedale veniva inviato un radiologo, cosa che dopo l’estate non si è più verificata».

    Altra lamentela è che «dal 5 settembre (in pratica da 14 giorni) l’apparecchio RX è rotto, dicono che aspettano un pezzo che arrivi da Singapore» e che «lo scorso anno l’ASP ha acquistato strumentazioni RX General Electric telecomandate, che sono state dislocate tra Catanzaro, Lamezia Terme, Soverato, mentre per Soveria nulla, ribadendo che nel presidio montano c’era e c’è la strumentazione più datata».

    Si accusa che «a settembre è giunto nella struttura della Medicina Territoriale un Ecografo, da istituire nel Consultorio, e che tale strumento acquistato con delibera per Soveria sia stato “indebitamente” trasferito negli uffici territoriali dell’ASP a Lamezia» e che sul «ripristino dall’ambulatorio di Fisioterapia, dopo il pensionamento degli ultimi fisioterapisti, allo stato non registriamo provvedimenti in merito. Eppure nell’atto aziendale per questo nosocomio sono stati previsti 6 posti di riabilitazione, conseguenza diretta di prestazioni fisioterapiche» sollecitando «che venga ripristinato l’ambulatorio di fisioterapia, almeno nel solo turno mattiniero in forma h 6. Si puntualizza che allo stato esistono due domande di trasferimento che necessiterebbero solo del “nulla osta” delle aziende di riferimento».

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