«Le risorse previste dalla legge Regionale n 44 del 27 dicembre 2016, di 200.000 euro non sono sufficienti»

Per il centro di neurogenetica la legge Regionale n 9 del 11 maggio 2007, che istituiva il fondo di 500.000 euro all'anno, è stata disattesa

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    Anche il Partito Democratico di Lamezia Terme si accoda all’elenco di richieste di nuovi finanziamenti per il centro regionale di neurogenetica presente all’interno dell’ospedale lametino. «La sindrome di Alzheimer è una delle principali patologie della popolazione anziana che costringe inesorabilmente a vivere una condizione di non autosufficienza; è una vera e propria emergenza nazionale oltre che mondiale. Si stima che in Calabria siano interessate a forme di demenza dalle 25.000 alle 40.000 persone», si legge nella nota inviata dal Pd, «questi dati ci fanno capire quanto sia diffusa la malattia e quante famiglie calabresi vivano quotidianamente questo dramma, costrette ogni giorno a fronteggiare la patologia; famiglie che necessitano, oltre che dell’assistenza clinica, anche di quella sociale e psicologica. Quasi sempre queste malattie hanno indotto i calabresi a ricorrere all’emigrazione sanitaria, i cosiddetti viaggi della speranza, in regioni più avanzate nei sistemi di trattamento, anche perché dotate di maggiori fondi che permettono di dare risposte migliori sia da un profilo diagnostico, sia clinico-assistenziale».

    Si spiega che «la presenza di un centro di eccellenza come il Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, che da oltre 23 anni produce, oltre che assistenza e cura, risultati scientifici riconosciuti in tutto il mondo, dovrebbe metterci in una condizione di parità con le regioni economicamente più evolute. La dottoressa Amalia Bruni, dirigente e ricercatrice, vanta collaborazioni con importanti centri di Ricerca come Toronto e Parigi, oltre a numerose collaborazioni con tutta Europa. Fa parte, inoltre, del comitato scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità ed è Presidente della Società Italiana di Neurologia e Demenze. Una donna che ha fatto una scelta politicamente molto importante, quella di restare in Calabria e realizzare qui il suo sogno, dando anche una chance a tanti giovani calabresi meritevoli, “i cosiddetti cervelli in fuga”, perennemente inascoltati dalle istituzioni e dalla politica. Si tratta di medici, biologi, psicologi, paramedici, statistici, amministrativi, che ogni giorno si spendono per mantenere alto il livello della ricerca in Calabria e che, insieme alla dottoressa Bruni hanno condiviso anni di duro sacrificio e di precarietà. Giovani che aspettano ancora una volta di non essere disillusi, fagocitati dalla miopia degli Enti preposti che rischia di accecare la lungimiranza anche di chi, da oltre 30 anni, crede in questo progetto».

    Si ricorda che «la legge Regionale n 9 del 11 maggio 2007, che istituiva il fondo di 500.000 euro all’anno, è stata disattesa; le risorse previste dalla legge Regionale n 44 del 27 dicembre 2016, di 200.000 euro non sono sufficienti. Come Partito Democratico lametino ci appelliamo con forza al senso di responsabilità del Dipartimento Salute della Regione Calabria affinché un’eccellenza, come il Centro Regionale di Neurogenetica, di cui spesso ci si è vantati, possa continuare a operare in tranquillità, mantenendo la qualità raggiunta negli anni e dando loro l’opportunità di crescere e svilupparsi ulteriormente, per il bene delle tantissime famiglie calabresi colpite da questo dramma e dell’intera comunità regionale».

     

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