“In sanità intervengano la Magistratura ed il Prefetto”

Nadia Donato da Presidente Associazione Senza Nodi chiede un intervento oltre la politica

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Con la sanità commissariata sia a livello regionale, che a livello provinciale per infiltrazioni mafiose, Nadia Donato da Presidente Associazione Senza Nodi, chiede che «intervengano la Magistratura ed il Prefetto» e alla presidente Santelli che «non scelga vecchie nomenclature che ci hanno distrutto».

Secondo la Donato «Cotticelli, commissario ad acta della sanità regionale, è nel mondo dei sogni da anni. Continua ad incontrare i coordinamenti ed i comitati senza dire nulla di nuovo, senza prendere provvedimenti e sono passati anni» mentre «la politica finge un risveglio che è solo una parvenza. Le azioni ancora mancano. Bisogna far intervenire la magistratura per capire da dove nascono certe scelte? O dovrebbe intervenire il prefetto per sapere come effettivamente si spendono i soldi? Basta con tanto scempio ai danni dei malati, delle famiglie e del personale». Nel frattempo l’Asp di Catanzaro è stata sciolta proprio in seguito ad un’inchiesta giudiziaria.

Si chiede al Ministro Speranza «quando metterà finalmente mano alla sanità calabrese», anche se il componente del Governo recentemente si è esposto solo sul centro regionale di neurogenetica spostandone la competenza e gestione fuori dall’Asp di Catanzaro.

«La chiusura delle guardie mediche mette a grave rischio tutta l’area emergenza. Già molte postazioni di 118 girano senza medico, già sul territorio la situazione è drammatica e tutto piomba sul pronto soccorso: un importante presidio che viene lasciato senza personale sufficiente, senza mezzi e nello sconforto» valuta la Donato, etichettando come «insopportabile come ancora dopo l’inerzia dei parlamentari che scrivono comunicati come “cure palliative”, senza azioni concrete e dopo la ‘Caporetto’ dei candidati del lametino alle elezioni regionali, che ha dimostrato come hanno lavorato male, alcuni pensano solo al loro posto al sole e a come ricollocarsi».

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