Lamezia Terme, San Pietro a Maida e Decollatura individuate come sedi di Unità Speciale di Continuità Assistenziale

Attiva 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20, per tutta la durata dell’emergenza, e a ogni medico verrà corrisposta un'indennità di 40 euro l'ora

«Al fine di consentire al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta o al medico di continuità assistenziale di garantire l’attività ordinaria, in ottemperanza a quanto previsto all’Articolo 8 del Decreto Legge 9 Marzo 2020 n.14 (GU n.62 del 09/03/2020) sono istituite presso le Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Calabria le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (U.S.C.A.) per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero». Tanto si legge nel decreto approvato ieri in Regione che vara l’unità assistenziale che affiancherà l’operato degli ospedali per quanto riguarda i pazienti domiciliarizzati.

Nell’Asp di Catanzaro individuate come sede di Unità Speciale di Continuità Assistenziale (una ogni 50.000 abitanti presso una sede di continuità assistenziale )

  • Catanzaro 1;
  • Catanzaro 2;
  • Tiriolo;
  • Soverato;
  • Chiaravalle;
  • Nicastro;
  • San Pietro a Maida;
  • Decollatura.

Ogni unità sarà costituita da un numero di medici pari a quelli già presenti nella sede di continuità assistenziale prescelta, venendo composta da: i medici titolari o supplenti di continuità assistenziale; i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale; in via residuale i laureati in medicina e chirurgia.

L’U.S.C.A. dovrà essere attiva 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20, per tutta la durata dell’emergenza, e a ogni medico verrà corrisposta un’indennità di 40 euro l’ora (le ore svolte dal Medico in formazione specifica di Medici Generale devono considerarsi ore formative rientranti nel piano formativo).

Ma per quanto riguarda le dotazioni potrebbero emergere problemi visti gli affanni già in atto. Il documento prevede infatti che «gli ambienti devono essere dotati di collegamento telefonico (cellulare aziendale) per le comunicazioni con i MMG (medici medicina generale), PLS (pediatra libera scelta) e MCA (medico continuità assistenziale) del territorio di copertura nonché con i Servizi di Pronto Soccorso e i Servizi di Prevenzione. Gli ambienti destinati alle Unità Speciali non devono essere accessibili al pubblico e gli addetti devono essere dotati dei dispositivi di protezione individuale (DPI) come da circolari ministeriali».

E’ compito delle ASP provvedere, inoltre, «alla fornitura di un numero adeguato di kit DPI e al rifornimento delle scorte che devono essere disponibili ad ogni inizio turno. Le Aziende forniscono alle U.S.C.A. un’auto medica con attrezzatura diagnostica. Dovrà essere garantita, inoltre, la sanificazione accurata dell’auto medica con opportuni disinfettanti dopo ogni intervento. I medici dell’U.S.C.A, per lo svolgimento delle specifiche attività, devono essere dotati di ricettario del Servizio Sanitario Nazionale che dovrà essere utilizzato esclusivamente per la gestione, in acuto, dei pazienti da trattare».

Al termine di ogni visita, il medico dell’U.S.C.A. dovrà redigere apposito referto da inoltrare al medico medicina generale e pediatra libera scelta contenente l’esito dell’intervento effettuato. Non rientra fra i compiti del medico U.S.C.A. alcun atto certificativo che rimane nelle competenze del medico medicina generale e pediatra libera scelta. Il medico dell’U.S.C.A., sulla base al quadro clinico del paziente, dispone la permanenza al domicilio del paziente con supporto terapeutico o il ricovero in struttura ospedaliera sia in caso di necessità di approfondimento diagnostico che di condizioni cliniche critiche attivando per il trasporto il servizio 118.