In Calabria da domani tornano anche le prestazioni ambulatorie ospedaliere, in spiaggia non prima di mercoledì

Non più previsti i tamponi per i fuorisede di rientro, si ribadisce la necessità di testare il personale sanitario

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Ordinanza nuovamente serale per la Regione Calabria, con la presidente Santelli a seguire il decreto firmato oggi dal premier Conte ed aggiungere altri aspetti. Tra questi da domani è consentita «l’erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali anche presso i presidi ospedalieri, sia quelli direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie che quelli afferenti alle Aziende Ospedaliere, precedentemente sospese, da ultimo, con Ordinanza n. 40/2020, nonché l’attività di ricovero con classe di priorità A (come definita dal PNGLA 2019-2021 di cui all’Intesa Stato-Regioni 21.02.2019), da erogarsi a cura delle strutture pubbliche, private accreditate e private autorizzate, nel rispetto delle misure minime fissate» e «sono fatte salve le ulteriori disposizioni fissate nel DPCM 17 maggio 2020 e nelle norme di legge vigenti». Oltre alle misure di sanificazione personale e degli ambienti, ogni struttura dovrà garantire «idonee misure di distanziamento interpersonale nelle sale d’attesa (disponibilità ̀ di almeno 10 mq a persona)» ed «individuazione in ogni azienda con più di 15 operatori, di un COVID-Manager come figura di riferimento dell’intero processo, che sovrintenda alla definizione di un Piano aziendale dei “rischi COVID-19”».

Tra le altre accortezze richieste le prenotazioni da effettuare a distanza (online, via telefono, etc), favorire l’utilizzo della telemedicina o del consulto telefonico, al fine di limitare al minimo il tempo di permanenza presso la struttura sanitaria, garantire il rispetto dei percorsi individuati evitando la possibilità di incroci (entrata ed uscita).

Altro aspetto complesso quello che «nel caso di accesso alla struttura di un soggetto richiedente la prestazione senza mascherina, sarà compito della struttura fornirne una», citando anche tutti i dpi necessari ma lamentati come assenti dagli stessi operatori, mentre i«l soggetto che richiede la prestazione dovrà ̀ raggiungere il luogo del pre-triage con un anticipo non superiore a 10 minuti ».

Si chiede anche l’applicazione dei tamponi agli operatori sanitari, ambito su cui però la stessa Regione non riesce a garantire il servizio avendo limiti logistici organizzativi (tra laboratori, personale e reagenti non si arriva ai 2000 tamponi al giorno), mentre scompare il tampone per i fuori sede di rientro in Calabria (torna la quarantena obbligatoria di 14 giorni).

Le attività relative agli stabilimenti balneari e spiagge sono consentite a partire da mercoledì (ma già oggi non poche le persone sulla battigia vista la domenica afosa), dal 25 maggio riaprono con le misure di sicurezza palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, mentre restano chiusi gli impianti nei comprensori sciistici (anche se dirlo alle soglie dell’estate potrebbe essere superfluo) e sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

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