Nella riorganizzazione della rete territoriale dell’Asp di Catanzaro coinvolto anche il lametino

Nell'area anziani il 49,7% dell'offerta è nel distretto di Catanzaro, il 31,71 in quello di Soverato ed il 18,59 in quello di Lamezia Terme

E’ stato inviato al commissario ad acta per il piano di rientro, Cotticelli, per essere valutato e nel caso positivo approvato il documento relativo alla rete territoriale dell’Asp di Catanzaro.

Nel documento deliberato dalla terna commissariale il 4 giugno si riassume tutta la parte normativa da dover rispettare, l’organizzazione interna all’Asp e lo studio del caso della casa della salute di Chiaravalle, precisando però «le difficoltà operative di conferire piena concretezza ai criteri generali di applicazione del Dca 65 (che ridetermina il complessivo fabbisogno relativo all’offerta di prestazioni residenziali – semiresidenziali), fortemente condizionata dall’attuale composizione del sistema di offerta, quasi completamente assicurata da strutture private accreditate».

Vi è poi il problema anagrafico: nell’area anziani il 49,7% dell’offerta è nel distretto di Catanzaro, il 31,71 in quello di Soverato ed il 18,59 in quello di Lamezia Terme, dati che diventano poi più netti nel campo dei disabili.

La proposta è quindi di cercare di «nei limiti del possibile, riequilibrare la distribuzione territoriale e creare, seppur con molti limiti, la creazione di alcune strutture che riescono a garantire la compresenza di più setting», distinguendo i vari livelli di assistenza e tenendo in conto sia dell’attuale sospensione della Rsa “La Ginestra” di Chiaravalle (40 posti letto), e la creazione di un centro nell’area di Catanzaro che assolva i 40 posti letto per prestazioni erogate in nuclei specializzati (Unità di Cure Residenziali Intensive) a pazienti non autosufficienti richiedenti trattamenti intensivi, i quali son previsti vicini ai grandi centri urbani ed ospedalieri.

Per quanto riguarda il distretto del lametino compaiono:

  • tra le strutture destinate al ricovero di anziani la Santa Maria del Soccorso di Serrastratta (che passerebbe però da 30 a 24 posti letto accreditati), Ippolito Dodaro di Falerna (20), Villa Elisabetta di Cortale (15), San Domenico di Lamezia Terme (da 18 a 48), Madonna del Rosario di Lamezia Terme (30), San Francesco di Paola di Maida (40);
  • per i disabili San Domenico di Lamezia Terme (12 posti), Polo Integrato di Lamezia Terme (8 nuovi posti), Il Gabbiano di Gizzeria (40 da 46);
  • per riabilitazione estensiva Progetto Sud di Lamezia Terme (mantenute le 5.800 prestazioni del ciclo diurno, aumentano da 2.900 a 10.440 quelle ambulatoriali), San Domenico (8.700 ambulatoriali), Polo Integrato Asp – Inail (2.900 ciclo diurno ed altrettante ambulatoriali riconosciute ex novo) con da accreditare ancora 494 prestazioni per ciclo diurno, 14.219 ambulatoriali e 9.584 domiciliari;
  • per tossicodipendenza due i centri a Lamezia Terme, con la Progetto Sud a passare da 19 posti semiresidenziali e 23 residenziali a 13 semiresidenziali e 16 residenziali, e la Malgrado Tutto da 44 residenziali a 39.

Nell’ambito delle richieste non ancora evase c’è la proposta di riconversione per la realizzazione di 42 posti letto in Rsa medicalizzata (di cui 22 da realizzare in struttura pubblica), con ulteriori 40 posti letto, e la richiesta di autorizzazione di 16 posti letto della stessa tipologia da parte di Villa Rachele a Maida.

Nell’area minori si rimanda ad un accordo con le Asp di Crotone e Vibo Valentia così come l’assenza di una struttura dedicata all’autismo (unico centro, con 12 posti letto, è a Reggio Calabria), si dimezzano (da 15 a 7) i posti letto per Sla, si rimarcano le discrasie nei numeri nel settore dipendenze (come l’assenza di strutture nelle provincie di Cosenza e Reggio Calabria, che così si rivolgono a quelle dell’Asp di Catanzaro) e la domanda in crescita per quanto riguarda alcolismo e ludopatia.

Per quanto riguarda le cure a domicilio, sui 3.128 casi annui stimati a vario livello, se ne aggiungono altri 500 non soddisfatti, mentre per quelle palliative si cercheranno risorse per 10 nuovi posti letto da accreditare nel distretto di Lamezia Terme essendone sprovvisto.