Dopo i posti letto Spirlì ordina anche il completamento delle assunzioni alle aziende sanitarie che attendo i commissari

Reclutamento di 150 medici e 150 Infermieri professionali, da assegnare alle singole aziende del Servizio sanitario regionale

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Nuova ordinanza dal valore potenzialmente contestabile da parte della Regione Calabria, che autorizza l’ulteriore reclutamento di 150 medici e 150 Infermieri professionali l’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19, ambito che però spetterebbe ai commissari nominati dal Governo.

Il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, ha firmato una nuova ordinanza (la n. 86) per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus. Con il provvedimento, il presidente dispone, per tutte le aziende del Servizio sanitario regionale, «il completamento delle assunzioni autorizzate con la Circolare del 31/03/2020 – prot. 124025».

Viene dunque autorizzato «l’ulteriore reclutamento di 150 medici e 150 Infermieri professionali, da assegnare alle singole aziende del Servizio sanitario regionale, per l’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19, in relazione alla dotazione complessiva dei posti letto attivati nelle diverse strutture ospedaliere».

L’ordinanza, inoltre, prevede «di reclutare le figure professionali, utilizzando le graduatorie predisposte dal dipartimento nazionale della Protezione civile, a seguito dell’ordinanza del capo della Protezione civile n. 709 del 24 ottobre 2020».

Il provvedimento stabilisce che, «sino alla scadenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, al momento fissata alla data del 31 gennaio 2021, con tutte le risorse reclutate, saranno costituiti rapporti di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa, e che il corrispettivo della prestazione lavorativa sarà commisurato al trattamento economico, al netto di oneri e accessori, previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro del personale del Servizio sanitario nazionale per le medesime figure professionali».

Nell’ordinanza firmata da Spirlì si prevede, ancora, che «alla copertura dei relativi costi si farà fronte: con le disponibilità finanziarie residue, finalizzate con l’art.1, comma 1 lettera a) e articoli 2,5 e 8 del Decreto Legge 9 marzo 2020, n.14 e dall’art. 3, commi 1 e 2 del decreto legge 18/2020 e loro successive modifiche e integrazioni, sino alla scadenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, allo stato fissata alla data del 31 gennaio 2021 e con le disponibilità finanziarie di cui alla riprogrammazione del Por Calabria 2014-2020.

«Questa nuova ordinanza – afferma Spirlì – segue la n. 85 che disponeva la conversione dei posti letto di area medica in posti letto covid. Non ci sono dubbi, dunque, sul fatto che quei reparti saranno veramente attivati. So che, già nelle prossime ore, nell’ospedale di Gioia Tauro arriveranno i primi 10 pazienti provenienti dal Gom di Reggio Calabria».

«Le nostre richieste sono state accolte. Il capo del dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli, mi ha confermato che, a breve, la Calabria riceverà quattro ospedali da campo da adibire all’assistenza dei pazienti affetti da Covid-19». Lo comunica il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì.

I 4 ospedali saranno ubicati a Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Locri. Una soluzione che garantirà copertura sanitaria anche in quei territori sprovvisti di presidi anti-Covid.

«Sono particolarmente orgoglioso del risultato raggiunto. Nei giorni scorsi – chiarisce il presidente della Regione -, avevo chiesto ufficialmente alla Protezione civile e alla Croce rossa italiana la consegna di ospedali da campo attrezzati per far fronte alla seconda ondata della pandemia e fondamentali per decongestionare i nostri ospedali. Il mio appello – condiviso con la Giunta e i consiglieri regionali – è stato accolto con grande sollecitudine e questo non può che infondere nuova fiducia per il prossimo futuro».

«Vi chiedo – conclude il presidente, rivolto ai calabresi – di non stare in ansia: utilizziamo le mascherine, disinfettiamoci le mani, manteniamo il distanziamento sociale e rispettiamo le regole che ci aiuteranno a salvarci dagli assalti del covid-19. Viva la Calabria, viva i Calabresi uniti e affratellati».

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