L’esercito in sinergia con l’Asp monterà a Catanzaro una tensostruttura “drive through” per alleggerire il lavoro dell’ospedale Pugliese-Ciaccio

La tensostruttura è una delle 200 allestite sul tutto il territorio nazionale, con 1 medico, 2 infermieri, 2 autisti e 2 forze dell'ordine

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Sarà in funzione a partire da mercoledì la tensostruttura “drive through” (Dtd) allestita dall’Esercito a Catanzaro per eseguire i tamponi anti-Covid.

L’iniziativa, nata in seguito all’interlocuzione tra il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, e il ministero della Difesa, in sinergia con il Comune e l’Asp di Catanzaro, consentirà di alleggerire il lavoro dell’ospedale Pugliese-Ciaccio, in queste settimane sotto pressione a causa dell’emergenza coronavirus. Dopo il primo sopralluogo effettuato sabato 7 novembre, oggi è stato dato il via libera all’attivazione del “drive through”.

La tensostruttura è una delle 200 allestite sul tutto il territorio nazionale. I team delle 200 Drive-through-Difesa (Dtd) saranno composti da 1 medico, 2 infermieri, 2 autisti e 2 Carabinieri o personale del corpo della Polizia di Stato, ed assicureranno il corretto svolgimento delle attività e il mantenimento dell’ordine pubblico.

«Ringrazio il ministero della Difesa e il ministero della Salute – afferma Spirlì – per averci messo nella condizione di poter montare anche in Calabria le tende dell’operazione Igea. Saremo così in grado di aumentare il numero dei tamponi che verranno raccolti quotidianamente sui vari territori».

«Cominceremo con la tensostruttura di Catanzaro Sala – prosegue il presidente ff – e poi ce ne saranno altre in tutte le province della nostra regione. Ringrazio veramente di cuore anche il colonnello Alfonso Zizza, dell’ospedale militare di Messina, che sta seguendo l’operazione personalmente. Ho avuto modo di incontrarlo più volte nelle ultime settimane e ci siamo accordati affinché la Calabria possa usufruire di questo servizio molto importante in un momento come questo. Riusciremo ad aumentare il numero delle persone controllate quotidianamente e potremo organizzare meglio il servizio periferico che è il primo anello della catena per il contrasto al virus Covid-19».

Secondo il colonnello Zizza, «si tratta di un’operazione voluta dal ministero della Difesa in accordo con quello della Salute per alleggerire il lavoro dei civili e aumentare la quantità dei tamponi. In settimana saremo operativi».

La stessa richiesta dal fronte lametino non ha avuto risposta.

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