Un percorso comune tra gli ospedali di Lamezia Terme, Soveria Mannelli e Sant’Anna per i pazienti malati di cuore

Nella riorganizzazione del Giovanni Paolo II coinvolti anche pronto soccorso, 118, terapia intensiva, neurologia, riabilitazione

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Nuovi posti letto aggiuntivi per l’ospedale di Lamezia Terme, con alcuni servizi che saranno trasferiti rispetto all’attuale collocazione, ma anche diverse branche specialistiche da valutare per l’attivazione nella relazione triennale della terna commissariale che guida l’Asp di Catanzaro, il cui mandato scadrà ad inizio 2021.

GLI INTERVENTI SUL GIOVANNI PAOLO II

Se vengono confermati i 300.000 euro per i lavori del blocco operatorio di ginecologia a Soverato, anche se l’ospedale dello Ionio non ha più un punto nascita, il piano degli investimenti strutturali nel triennio per quanto riguarda l’Asp vede nell’ospedale lametino:

  • 3.125.985,05 euro per il completamento degli interventi di adeguamento all’emergenza Covid,
  • 3.000.000 euro per il potenziamento area cardiologia/vascolare area endoscopica e blocco operatorio (compresa pressione negativa in sala operatoria e trasferimento ostestricia/ginecologia nell’edificio piastra),
  • 17.000.000 per ammodernamento della struttura,
  • 1.500.000 adeguamento anticendio polt
  • 16.200.000 adeguamento sismico polt

Se nell’attuale fase Covid l’ospedale di Lamezia Terme ha visto la conversione di 20 posti letto, con una capacità massima di 30, il finire del 2020 vede anche l’attivazione dei posti letto di degenza ordinaria per l’oncologia, con medesima procedura che varrà anche per neurologia.

Da giugno è prevista la realizzazione di un edificio nell’area esterna, in prossimità del Pronto Soccorso con collegamento tramite un tunnel, per accogliere un nuovo pronto soccorso con radiologia tradizionale e tc al piano terra; al primo piano 6 posti di terapia intensiva aggiuntivi rispetto ai 12 esistenti nel presidio, di cui 1 per terapia intensiva pediatrica, e 6 posti di terapia semintensiva.

Nel corso dell’anno è stata poi stipulata una convenzione tra Asp e Università Magna Graecia di Catanzaro per la creazione di un laboratorio di valutazione funzionale, innovazione e ricerca e supporto a delle prestazioni di medicina fisica e riabilitativa, con anche protocolli nel campo della neurologia e ortopedia.

In questo contesto saranno attivati i posti letto di degenza ordinaria presso il polo Asp/Inail, dove insiste già personale e macchinari a carica dell’azienda sanitaria provinciale.

LA SPERIMENTAZIONE PUBBLICO/PRIVATO

Se la clinica Sant’Anna Hospital era stata ad ottobre al centro all’indagine Cuore Matto, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Catanzaro che ipotizza falsificazioni dei ricoveri in terapia intensiva per ottenere rimborsi del servizio sanitaria nazionale, la struttura del capoluogo ritorna nel piano triennale delle perfomance come parte convenzionata per un percorso sperimentale dedicato insieme agli ospedali di Lamezia Terme e Soveria Mannelli. Nello specifico si parla di un dipartimento transmurale pubblico-privato di cardiologia – cardiochirurgia – riabilitazione cardiologica.

Coinvolti sarebbero la cardiologia dell’ospedale di Lamezia Terme, la cardiochirurgia del Sant’Anna che sarebbe integrata nell’offerta di servizi/prestazioni in capo al Giovanni Paolo II, con la degenza ordinaria, day hospital, attività ambulatoriale, palestre attrezzate allocati nell’ospedale di Soveria Mannelli che rientrerebbe nella struttura complessa di cardiologia con Utic gestito da Lamezia.

Inoltre, nell’ambito degli interventi previsti per quanto riguarda il 118, è prevista la programmazione degli impianti di illuminazione e di quanto necessario all’utilizzo delle piazzole adiacenti agli ospedali di Lamezia Terme e Soveria Mannelli per l’atterraggio notturno degli elicotteri.

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