“Tutti questi ragazzi, giovani, volenterosi ed eroici che fine faranno dopo l’emergenza?”

Oltre ad elogiare medici e personale sanitario un paziente rimarca anche come gli stessi hanno un contratto precario

Più informazioni su

Un’altra testimonianza da un paziente assistito nel modo corretto dall’Usca lametina per una visita domiciliare, che però oltre ad elogiare medici e personale sanitario rimarca anche come gli stessi hanno un contratto precario, la cui scadenza è infatti legata allo stato di emergenza ed attualmente quindi si fermerebbe al 30 aprile.

«Ho avuto il piacere di ricevere due visite, una dall’ADI, in particolare l’infermiera Ciliberto che è davvero di una gentilezza unica, per un tampone a domicilio ed una dall’USCA per una visita domiciliare. In entrambi i casi ho trovato delle persone splendide, con voglia di fare e poi ho conosciuto finalmente il dottore Errico, di cui non mi ha colpito maggiormente l’umanità e la bravura (cose che ha indiscutibilmente) quanto l’ascendente ed il carisma che lo circondano. Gli infermieri che lo accompagnano, che a dire del dottore stesso durante la visita, sono per lui fondamentali in ogni passo, rimangono all’esterno ma permettono al dottore di lavorare in sicurezza. Inoltre ha sottolineato come anche i suoi colleghi sono esattamente come lui», si rimarca così nella lettera inviata dal paziente, chiedendosi «tutti questi ragazzi, giovani, volenterosi ed eroici che fine faranno dopo l’emergenza? Perché dico eroici? Credetemi, non è da tutti entrare a contatto con delle persone positive, nonostante le protezioni, tanti hanno ugualmente paura. Come si fa a lasciare a piedi chi per mesi ha salvato le vite di tutti noi?».

Eventuali percorsi di stabilizzazione dovrebbero seguire normative a livello nazionale, con la sanità regionale commissariata al pari di quella provinciale, ma il paziente rimarca come «anche i medici, gli infermieri e gli operatori del 118 sono stati assunti in molti casi con contratti a breve termine, eppure non ci pensano due volte se devono venire in intervento. Ci sono azioni che non possono e non devono passare inosservate, soprattutto se rappresentano competenza e volontà in una situazione sanitaria devastante, in quanto queste azioni stanno tenendo a galla la nostra provincia nonostante le complessità».

Più informazioni su