Per la Cisl medici atto aziendale Asp Catanzaro da revisionare anche sulle parti riguarda il lametino

Il segretario regionale Nino Accorinti: "Tante perplessità"

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L’atto aziendale trasmesso- scrive il segretario Regionale Cisl Medici Calabria Nino Accorinti – alle organizzazioni sindacali dalla Commissione Straordinaria dell’ASP di Catanzaro presenta, a parere della Cisl medici, incoerenze organizzative e discordanze regolamentari, come già evidenziate nelle osservazioni prodotte.

Di certo è che il piano di riorganizzazione non contiene criteri e/o principi per la definizione della complessità e rilevanza delle funzioni prese a base per la classificazione dei Dipartimenti e delle strutture, identificazione che sembra non considerare l’entità delle attività svolte.

Infatti, la costituzione di un Dipartimento Igienico-Organizzativo Ospedaliero, costituito da sole due strutture complesse, la Direzione Medica di Lamezia Terme e la nuova istituenda struttura complessa di Soverato risulta in contrasto con le linee guida regionali sugli atti aziendali. Queste ultime (sia il DCA n. 130/2015 e sia il più recente DCA n. 33 del 22.02.2021) non prevedono una siffatta organizzazione che appare basata più su posizioni individuali che su esigenze organizzative.

Viceversa, ignorando le funzioni strategiche essenziali e la trasversalità delle stesse, scompaiono sia il Dipartimento amministrativo e sia il Dipartimento di Staff, tutte e due previsti nelle linee guida regionali, ponendo non correttamente alcune U.O. alle dirette dipendenze degli organi di vertice. Quale logica ha portato alla soppressione? E perché il Dipartimento Materno Infantile viene classificato solo funzionale ?

Ed ancora. E’ di tutta evidenza che, mentre tutte le linee d’indirizzo nazionale e regionali vanno verso un potenziamento delle attività territoriali, nell’ASP di Catanzaro pare di assistere ad un loro depotenziamento, senza una effettiva integrazione ospedale-territorio.

Infatti, mentre il DCA n. 30 e le linee guida regionali definiscono una implementazione dell’offerta del territorio in grado di soddisfare i bisogni di salute dei cittadini, non sembra siano previste nell’atto reali e concrete azioni, a livello distrettuale, che facilitino l’accesso al sistema da parte del cittadino (come per il Dipartimento di Salute Mentale) ed il potenziamento delle cure domiciliari, il cui servizio (ADI) viene inserito tra le strutture interdistrettuali di supporto alle dirette dipendenze del Direttore Sanitario Aziendale.

Anche sulla riorganizzazione ospedaliera non si possono sottacere perplessità sulle discipline previste, per esempio sulla riabilitazione cardiologica nel Presidio di Soveria Mannelli, lontana dai Centri Hub cardiochirurgici e di cardiologia emodinamica ed in contrasto con il documento di riorganizzazione ospedaliera di cui al DCA 64/2016, mentre la struttura di malattie infettive non viene neanche classificata dipartimentale con autonoma gestione di risorse umane e strumentali.

Tra le tante incoerenze, inoltre, si rileva l’istituzione della S.C. Supporto e Gestione Amministrativa di Line che avrebbe il compito di supportare tutti i dipartimenti, i distretti ed i presidi ospedalieri.

La Cisl Medici auspica che a livello regionale il Dipartimento della Salute e la Struttura Commissariale del Prefetto Longo, a cui spetta l’approvazione dell’atto, possano accertare tutte le discrepanze organizzative in esso contenute e le difformità rispetto alle normative nazionali e regionali, ripristinando il rispetto della trasparenza e della legalità”.

 

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