Attualmente positivi lametini a marzo passati da un minimo di 208 il 3, al massimo di 408 del 26

Guardando i dati settimanali l'incidenza in salita è evidente: 28, 51, 89, 117 è la somma dei nuovi casi ad intervalli di 5 giorni

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Dopo 2 mesi di zona gialla (dal 15 marzo in zona arancione per le decisioni nazionali di non prevedere più una tripartizione della colorazione, ma solo 2 livelli), da domani la Calabria tornerà in zona rossa.

Anche per Lamezia Terme il mese di marzo è stato segnato da un forte aumento dei contagi, con i casi attivi che dai 221 di inizio mese son passati ai 408 certificati venerdì da parte dell’Asp di Catanzaro al Comune (nel fine settimana il bollettino quotidiano non viene emanato).

Il 23 e 25 marzo i giorni con maggiori nuovi casi (39 e 44), il 3 e 18 quello con più guariti (16 e 14), con gli attualmente positivi passati da un minuto di 208 il 3 marzo al massimo del 26 con 408.

Guardando i dati settimanali l’incidenza in salita è evidente: 28, 51, 89, 117 è la somma dei nuovi casi ad intervalli di 5 giorni (1-5; 8-12; 15-19; 22-26), inferiori però ai 250 ogni 100.000 abitanti stilati come criterio dal Governo per le Regioni per passare in zona rossa, con un aumento incostante di nuovi casi totali settimanali tra i diversi periodi (23, 38, 28).

Per quanto riguarda i dati settimanali dei guariti il trend è altalenante (22, 16, 35, 24), e nei bollettini quotidiani non vengono riportati i decessi.

Quali siano state le maggiori fonti di contagio i dati pubblicati sul sito del Comune non possono suggerirlo, ma la chiusura delle attività di ristorazione e dei locali (che almeno in zona gialla potevano effettuare servizio al tavolo dalla mattina fino alle 18), indiziati nel favorire assembramenti, nel riepilogo non coincide con una diminuzione di nuovi casi (al netto della trasmissibilità del virus nel tempo e da asintomatici). Parimenti non si hanno dati ugualmente per le scuole.

Un quadro più completo ed approfondito spetterebbe all’Asp, che dovrebbe essere al pari del Comune anche in possesso dei dati degli utenti per avere un quadro anagrafico e dei possibili contatti, ma l’ultimo “balletto legale – amministrativo” in merito alla chiusura delle scuole ha dimostrato come anche ora, come avvenuto a marzo, l’azienda sanitaria provinciale attualmente guidata da una terna commissariale sia in affanno tra mancanze di personale e di impostazione gestionale. Criticità che non mancano ugualmente anche in via Perugini sul fronte comunale.

Se manca da aprile dello scorso anno un bollettino complessivo provinciale dei nuovi casi, maggiore puntualità e rigore si sta almeno dedicando a quello relativo alla vaccinazione, con riepilogo di dosi somministrate, persone vaccinate, scorte esistenti e quelle necessarie per i richiami.

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