Nel territorio dell’Asp di Catanzaro ancora da vaccinare 7500 pazienti over 80 anni e 800 pazienti fragili a domicilio

Incontro oggi nell'Asp di Catanzaro per fare il punto della situazione tra dosi in arrivo e quelle necessarie

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Pubblicato online scannerizzato il verbale dell’incontro odierno tenuto dai vertici dell’Asp di Catanzaro ed i vari direttori responsabili della campagna vaccinale in provincia di Catanzaro.

Nella relazione fornita dal responsabile della farmacia del presidio ospedaliero lametino, Jose Francisco Aloe, per le seconde dosi da effettuare tra domani ed il 6 aprile servirebbero 469 flacconi di Pfizer, cui aggiungere altre 137 per coprire le prenotazioni già effettuate tramite il portale di Poste Italiane. I 606 flaconi richiesti sono stati coperti dai 780 arrivati oggi, con 174 flaconi pari a 1.044 dosi che saranno consegnati ai medici di medicina generale per somministrare la prima dose ai propri assistiti.

Venerdì intanto dovrebbero arrivare 2900 dosi di vaccino Moderna, con però ancora da vaccinare 7500 pazienti over 80 anni, e con le poco meno di 4.000 dosi totali ricevute si potrà procedere alla consegna di circa il 30% di quelle necessarie da distribuire ai medici di base. Priorità sarà data a chi deve ancora iniziare il primo ciclo di somministrazioni, successivamente a coloro i quali devono iniziare i richiami, con consegne previste tra venerdì e sabato e obiettivo primario la conclusione delle vaccinazioni in favore degli ultraottantenni.

Per quanto riguarda le vaccinazioni domiciliari per i pazienti fragili, sono circa 800 gli utenti che ancora non hanno ricevuto le somministrazioni dai dati forniti dal dipartimento di prevenzione, proponendo di coinvolgere in tal senso il personale sanitario del 118 e delle cure palliative e domiciliari.

Si è trovato poi un accordo per l’uso dei test rapidi nei 3 pronto soccorso degli ospedali di competenza dell’Asp (Lamezia Terme, Soveria Mannelli e Soverato) e nei poliambulatori che eseguono prestazioni specialistiche invasive (odontoiatria, gastroenterologia, etc), valutandone l’uso anche alla verifica anticorpale dei soggetti vaccinati.

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