Il 5 giugno l’installazione di un defibrillatore e corsi bls a Lamezia Terme

Il cardiologo Colangelo promotore di una giornata speciale e solidale nella sua città natale

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Il defibrillatore negli ultimi anni ha avuto sempre più utilizzo per salvare vite umane. Negli occhi di molti sportivi restano sempre impressi gli ultimi palpitanti attimi di vita del calciatore di Piermario Morosini nel 2012, colpito da una crisi cardiaca su un campo da calcio nella gara Pescara-Livorno. Quelle immagini hanno lasciato sgomenti ed impotenti molti spettatori. Sul piano giudiziario invece, l’allora sostituto procuratore incriminò i medici delle due squadre oltre che quello del 118 che intervenne in campo, proprio per il mancato uso del defibrillatore previsto dalla procedura di pronto intervento, anche per capire se l’apparecchio salvavita avrebbe potuto aiutare il calciatore.

Anche quella tragedia, oltre che per la sua consueta attività professionale di medico cardiologo, ha spinto il lametino Giuseppe Colangelo, tra l’altro sportivo e runner, a smuovere le coscienze nella collettività facendo aumentare la consapevolezza che l’utilizzo del defibrillatore salva vite umane, per cui occorre essere formati nel relativo utilizzo.

Il DAE (defibrillatore automatico esterno) è in grado di riconoscere in modo automatico, e interrompere tramite l’erogazione di una scarica elettrica, le aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare. Colangelo, attualmente dirigente medico cardiologo presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia UTIC di Sarno, è un istruttore BLSD E PBLSD e direttore di relativi corsi di rianimazione nell’Associazione no profit ‘Cuore Campania’. L’obiettivo è quello di addestrare, brevettare e formare personale sanitario, militare e laico alle corrette manovre di rianimazione cardiopolmonare.

L’Associazione inoltre, si è resa protagonista di recente della creazione di una medical APP, ‘IoRianimo’, che consente di ridurre in modo significativo i tempi di intervento in caso di arresto cardiocircolatorio. Nell’Associazione c’è un mix di laici, ovvero persone comuni adeguatamente addestrate, e personale medico ed infermieristico con l’obiettivo comune della promozione e diffusione della cultura del primo soccorso.

Colangelo ha pensato di fare qualcosa per la sua Lamezia Terme: “E’ nata in me l’idea – spiega – di voler donare 30 brevetti BLSD nella mia città natale. Il relativo corso si terrà a Lamezia Terme presso la Palestra CSR degli istruttori Sandro Luzzo e Francesco Savio, molto sensibili ed attenti ad ospitare l’evento della formazione ed addestramento grazie anche agli ampi e confortevoli spazi che la loro struttura offre, nel pieno rispetto delle misure anticovid. Quindi poi provvederemo ad installare nel centro di Lamezia Terme (zona ex Cavallino Bianco) un DAE. Si tratta di un defibrillatore all’esterno, conservato in una teca, con l’auspicio che se ne possano installare altri su tutto il territorio lametino. Ciò per avere la possibilità di intervenire in modo precoce e tempestivo in caso di arresto cardiocircolatorio, anche con l’ausilio dell’app IoRianimo, che consente di geolocalizzare i vari dispositivi DAE su tutto il territorio”.

Colangelo tiene a precisare che: “Tutto ciò è stato reso possibile grazie soprattutto a fondi donati non solo da lametini ma anche da tante persone sparse in tutto il mondo, alcune delle quali non conoscono neanche l’esatta ubicazione di Lamezia Terme o non ci sono mai state. E così hanno contribuito anche dall’Australia alla Tunisia, dalla Svizzera alla Spagna, dal Veneto alla Sardegna: ognuno con un piccolissimo contributo, insomma offerte da gente comune senza alcun coinvolgimento di Istituzioni. Questa iniziativa è nata dalla gente per la gente, con l’augurio che il mio regalo di voler installare un defibrillatore a Lamezia possa essere riproposto da tanti lametini che vivono la città come cerco di viverla io, seppur distante geograficamente ma sempre vicino col cuore”.

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