La Chiesa di Lamezia raccoglie e fa proprio l’appello lanciato nei giorni scorsi dal Centro regionale di Neurogenetica

Per trasformare il Centro in Istituto di ricerca a carattere scientifico (Ircs)

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La Chiesa di Lamezia raccoglie e fa proprio l’appello lanciato nei giorni scorsi dal Centro regionale di Neurogenetica, guidato da Amalia Bruni, con cui si chiede di “velocizzare l’iter, già iniziato oltre un anno fa, per trasformare il Centro in Istituto di ricerca a carattere scientifico (Ircs)”.

Questo anche in considerazione del fatto che, come ricordano dal Centro, “soprattutto ora, nell’imminenza della comparsa sul mercato di farmaci in grado di modificare il decorso della malattia di Alzheimer, la mancanza di stabilizzazione e prospettive concrete per il Centro rischia di produrre ulteriori gravissimi danni con il risultato ‘ennesimo’ di una ulteriore emigrazione sanitaria”.

Quello di Lamezia è un Centro che, come viene ricordato nell’appello, in questi 25 “è diventato un punto di riferimento regionale, nazionale ed internazionale testimoniato da una lunga e imponente serie di pubblicazioni, dalle numerose collaborazioni con scienziati di tutto il mondo e dagli oltre 13.000 persone prese in carico e provenienti da ogni parte d’Italia”.

Centro che però dovrebbe passare sotto le competenze di un’altra azienda che non sarà più l’Asp di Catanzaro, la quale nel frattempo ha già stretto accordi con l’Unical.

Accordo quinquennale tra Asp di Catanzaro ed Unical sui dati e le ricerche del centro di neurogenetica

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