Richiesto a marzo, approvato a giugno, aperto a luglio ed autorizzato una settimana dopo il punto vaccinale di via De Filippis
La durata della concessione degli immobile non ha un periodo stabilito, con competenze divise tra gli enti e fondi Covid
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Prima l’apertura, poi gli atti amministrativi. Solo oggi infatti viene pubblicata la delibera, effettuata ieri con i poteri della giunta da parte della terna commissariale, in merito al punto vaccinale aperto in via De Filippis all’interno del bene ristrutturato e mai affidato legato all’accoglienza ed integrazione degli stranieri finanziato con fondi Por.
Mancata celerità e tempismo figurano anche nella ricostruzione di come si sia arrivati ad aprire un terzo punto vaccinale a luglio, indicando per altro ancora Via della Quercia Antica e non via De Filippis come indirizzo: si specifica che «nell’ambito delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 è stata prevista, secondo le esigenze dei territori e sotto la direzione dell’ Ente attuatore, Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, l’istituzione di Centri Vaccinali anche di carattere comprensoriale, come da nota del 5 marzo, acquisita al protocollo comunale al n.18170 di pari data, con la quale è stata richiesta l’individuazione di strutture a ciò destinate», dando da via Perugini disponibilità dell’immobile Centro Polivalente per gli immigrati, «di proprietà del Comune di Lamezia Terme, ultimato e collaudato sin dal dicembre 2016, risultato inutilizzato da tale data», smentendo così di fatto l’ipotesi avanzata sotto la precedente gestione commissariale di una mancata agibilità formale; il procedimento istruttorio e le modalità operative sono state positivamente definite nel corso di apposita riunione conclusa il 24 giugno tra la Regione Calabria – Dipartimento Protezione Civile, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, il Comune di Lamezia Terme e la C.R.I.; il 6 luglio arrivava la nota che ha formalizzato la rimodulazione degli HUB regionali ad alta capacità di vaccinazione, comprensivi del Centro vaccinale di Lamezia Terme, inaugurato 3 giorni prima.
La durata della concessione degli immobile non ha un periodo stabilito, ma «correlata alle temporanee, prevalenti e straordinarie finalità istituzionali connesse alla campagna regionale di contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid 19», stabilendo che:
- la responsabilità amministrativa, logistica, sanitaria e datoriale, secondo la normativa vigente, del Centro Vaccinale e tutte le connesse attività di specifica competenza sono in capo all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, che le svolgerà con il concorso della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana;
- per tutta la durata di funzionalità del Centro Vaccinale, il Comune di Lamezia Terme garantirà, oltre alla fornitura gratuita dell’immobile e dell’area circostante, la fornitura idrica, elettrica, la rete internet, lo smaltimento dei RSU non speciali, la pulizia ed i servizi igienici con spese a carico dei fondi Covid, da rendicontare alla Regione, nonché l’assistenza alla viabilità ed il concorso alla vigilanza generica diurna tramite la Polizia locale;
- gli orari del Centro, per come determinati dal Soggetto attuatore, sono stabiliti fino a nuova eventuale disposizione, dal lunedì al giovedì di ogni settimana dalle 17 alle 23;
- le spese occorrenti per l’allestimento e la gestione saranno rimborsate con fondi Covid stanziati dal Governo nazionale, mentre il costo della CRI sarà finanziato dalla Struttura Commissariale Nazionale per il tramite del Commissario ad acta.