Evento formativo dell’Asp di Catanzaro sul contrasto al gioco d’azzardo patologico

La Calabria risulta al secondo posto tra le regioni meridionali.

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Nell’ambito del piano aziendale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, l’Asp di Catanzaro ha predisposto una progettualità con specifiche e dettagliate azioni nei settori della prevenzione, diagnosi, cura e recupero; tra le azioni previste assume rilievo la formazione diretta a tutti gli attori coinvolti in un quadro di sinergie di rete

Il 23 settembre, presso la Sala Giunone dell’unità formazione Asp, d’intesa con le forze dell’ordine, si è svolto un evento formativo teso a condividere un comune patrimonio culturale nella prevenzione, e un modello d’intervento che include e va oltre gli interventi istituzionali di controllo e repressione nei contesti di gioco clandestino e di gioco illegale.

Il momento formativo ha permesso di inquadrare il fenomeno nel nostro contesto ambientale e di far acquisire competenze specifiche sul disturbo da gioco d’azzardo, sui modelli di intervento, nonché sugli aspetti sociali economici legali ed illegali del gioco.

Il programma di formazione ha visto alternarsi, sul tavolo dei relatori, i vari attori della rete che hanno presentato le specifiche attività e modalità di intervento.

I vari attori della rete hanno condiviso l’opportunità che le istituzioni (sanità, forze dell’ordine ed enti accreditati) si presentino alla comunità insieme, come espressione dello Stato, rilanciando un’immagine unitaria, credibile e autorevole che avvalori reciprocamente ogni azione finalizzata al contrasto del gioco d’azzardo.

Un impegno che si rende pubblico e si rilancia per fronteggiare un’emergenza sociale, i cui danni dilagano dalla salute individuale a quella collettiva, con un impatto drammatico nel sistema economico, sociale e legale su tutto il territorio regionale: la Calabria risulta al secondo posto tra le regioni meridionali.

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