“Le case di comunità integrano la rete ospedaliera e non la sostituiscono”

Rassicura sui confini degli interventi previsti con le risorse comunitarie in campo sanitario il commissario Roberto Occhiuto, dopo le lamentele del comitato pro ospedale del Reventino

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Rassicura sui confini degli interventi previsti con le risorse comunitarie in campo sanitario il commissario Roberto Occhiuto, dopo le lamentele del comitato pro ospedale del Reventino: “Non si chiude nulla che non sia pericoloso, non si toglie ancora qualcosa ai cittadini calabresi, non si effettuano tagli lineari. Per questo, le risorse del Pnrr si aggiungono e ci aiuteranno a migliorare l’esistente o a realizzare nuovi servizi per i cittadini. Le case di comunità integrano la rete ospedaliera e non la sostituiscono. Sarà così anche per Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, e per gli altri siti individuati da questa Struttura commissariale: tra il 14 e il 20 dicembre, in soli 4 giorni, abbiamo fatto un lavoro che le altre Regioni hanno iniziato il 22 maggio scorso. Quella del 20 dicembre era una scadenza vincolante per il Pnrr e vi è ora la possibilità, come ampiamente raccontato, di svolgere l’istruttoria necessaria nell’ambito della ristesura del Programma operativo, presentato nell’agosto scorso e non approvato dai Ministeri vigilanti”.

“Peraltro, proprio il colonnello Bortoletti, uno dei sub commissari, è noto per aver restituito all’equilibrio operativo l’Asl di Salerno senza chiudere volontariamente alcun ospedale, nemmeno quelli la cui chiusura era prevista – come ad esempio quello di Roccadaspide, che viveva una situazione ancor più difficile di quello di Soveria e di altre aree della Calabria – dal Piano di rientro. L’occasione, – conclude la nota – però, consente, di ricordare a tutti noi che 12 anni di commissariamento, puntualmente descritti dalla Corte Costituzionale in una recente sentenza non si superano con un click di un interruttore. Ci sarà molto da lavorare, per tanto tempo, ma per farlo serve il sostegno di tutti”.

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