Ipotesi di vaccinazione direttamente a scuola avanzata dal Comune con la collaborazione della Croce Rossa

Proseguono gli incontri della terza commissione consiliare con i vari attori coinvolti nella lotta alla pandemia da Covid-19.

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Proseguono gli incontri della terza commissione consiliare con i vari attori coinvolti nella lotta alla pandemia da Covid-19.

Dopo il resoconto offerto per quanto di competenza dell’Asp di Catanzaro, questo pomeriggio nella Sala Napolitano sono stati ricevuti i referenti della Croce Rossa, con cui si è fatto il punto sui risvolti relativi sia alla campagna vaccinale che quella screening tramite tamponi.

Una prima proposta è quella di cercare una soluzione per poter partire nelle scuole, individuando anche un istituto comprensivo come referente per ognuna delle tre macroaree lametine, con una campagna sia informativa che di intervento per favorire la copertura vaccinale.

Il primo ostacolo è sia sul piano logistico (avere locali adeguati, le sanificazioni, etc) che organizzativo (competenze dei dirigenti, personale sanitario necessario, orari e turni, etc), senza contare l’ambito sia culturale (non tutte le famiglie potrebbero essere favorevoli alla vaccinazione itinerante) che l’aspetto della campagna già iniziata nei singoli studi pediatrici o in ospedale per i pazienti più fragili.

La discussione su una calendarizzazione con le singole scuole per effettuare vaccinazioni per classe fa emergere la necessità di avere un numero adeguato di locali diverso da quello delle singole aule in cui gli studenti potrebbero attendere il proprio turno, dovendo gestire sia la fase di accettazione che quella dell’osservazione, oltre alle autorizzazioni da parte di Asp e singoli istituti per poter gestire tutto a regime.

Prossimo step, registrata la disponibilità della Croce Rossa a prestare servizio, dovrà essere così verificare le posizioni dei dirigenti degli 8 istituti comprensivi lametini (avanzando anche l’idea di partire con progetti pilota su singole scuole da subito disponibili) per poi assumere come Comune il ruolo di cabina di regia nel coordinare le varie parti in causa. L’obiettivo auspicato è quello, nella migliore delle ipotesi, di poter concludere le inoculazioni nel giro di qualche mese dall’avvio delle prime dosi.

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