Spostano la sede di vaccinazione da Soveria Mannelli a Lamezia Terme ed il genitore rifiuta di vaccinare il figlio

A nulla valgono le proteste telefoniche, se non a fornire una possibile motivazione: l'assenza per malattia della dottoressa che avrebbe dovuto effettuare le vaccinazioni

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La campagna vaccinale a cavallo della scopa della Befana non soddisfa proprio tutti, con il caso di circa 30 bambini che in questi giorni avrebbero dovuto vaccinarsi presso l’ospedale di Soveria Mannelli ma che invece son stati chiamati ad avere tale servizio presso l’ospedale di Lamezia Terme.

La rimostranza arriva da un genitore, che spiega come dopo la prenotazione effettuata per giorno 8 gennaio nell’ospedale del Reventino, martedì sia arrivata la comunicazione telefonica da parte dagli uffici lametini avvisando del trasferimento delle prenotazioni nei locali della città della piana.

All’interno del piano organizzativo regionale, infatti, Soveria Mannelli non compare tra gli ospedali e le strutture aperte alle vaccinazioni per prenotati e non dal 5 al 9 gennaio nell’area del lametino.

A nulla valgono le proteste telefoniche, se non a fornire una possibile motivazione: l’assenza per malattia della dottoressa che avrebbe dovuto effettuare le vaccinazioni, con il genitore che quindi annuncia la volontà di non usufruire della prenotazione per il figlio non volendo recarsi sabato nella pediatria lametina, ritenendosi non soddisfatto del trattamento ricevuto e del silenzio alle risposte richieste.

Nel frattempo la pandemia prosegue, e la campagna vaccinale rimane una delle poche armi in uso per arginare ricoveri ed in parte anche i contagi, con gli sforzi aziendali di cercare di riorganizzare i servizi in giornate aperte con il personale a disposizione.

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