Da venerdì mascherine indossate all’aperto solo in caso di assembramenti ma sempre in tasca

Intanto si lavora per la riapertura degli impianti sportivi a capienze più ampie, con gradualità a partire dal 75% fino al 100%, da marzo

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Arrivata l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza che prevede la possibilità di non indossare all’aperto la mascherina dall’11 febbraio fino al 31 marzo, fine attuale dello stato di emergenza sanitaria, specificando che «è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private» e che «nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti».

L’ordinanza precisa che non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai 6 anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Si precisa inoltre che «l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio».

Intanto si profila la riapertura degli impianti sportivi a capienze più ampie, con gradualità a partire dal 75% fino al 100%.

«Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali stanno lavorando – informa una nota – congiuntamente ad un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all’aperto ed al chiuso. Si lavora ad un primo allargamento, a partire dal 1° marzo, che porterà al 75% ed al 60% il limite delle capienze rispettivamente all’aperto ed al chiuso. Per poi proseguire con riaperture complete qualora la situazione epidemiologica continuasse il trend di calo».

«Il trend in calo del quadro epidemiologico ci spinge ad essere fiduciosi. L’aumento del limite delle capienze e l’avvio di un percorso graduale che ci permetterà di tornare quanto prima al 100% è un obiettivo al quale ho lavorato da tempo» dichiara la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali, che ringrazia «il Ministro Roberto Speranza ed i senatori Damiani, Barbaro, Malan, Perilli, Toninelli, Garruti, Mantovani, Santangelo, Pellegrini, Augussori e Nannicini – dice riferendosi alla commissione affari istituzionali – per la sensibilità mostrata nei confronti dello sport e del tema delle capienze degli impianti sportivi».

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